Granfondo

Giro Cicloturistico della Toscana: pedalare guidati dal pensiero di Montale. Non arrendersi mai

Galluzzo (Firenze) – “E senti allora, se pure ti ripetono che puoi, fermarti a mezza via o in alto mare, che non c’è sosta per noi, ma strada, ancora strada, e che il cammino è sempre da ricominciare”. Se per strada qualche nostro errore, dovesse sospendere temporaneamente il nostro avanzare, che sia soltanto per un momento, e che la nostra determinazione non venga mai a mancare. Soltanto così potremmo compiere grandi imprese nella vita.

Non arrendersi mai, è il pensiero di Eugenio Montale, poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1975 sepolto nel cimitero comunale di San Felice a Ema a Galluzzo, che guiderà i partecipanti alla trentunesima edizione del Giro Cicloturistico della Toscana, manifestazione cicloturistica valida quale prova del circuito Giro del Granducato di Toscana e del circuito di granfondo cicloturistiche Le Terre dei Medici in programma domenica 10 settembre.

Gli appassionati del ciclismo senza tempo pedaleranno lungo tre percorsi, il cicloturistico 45 chilometri e 545 metri di dislivello altimetrico che affronteranno coloro che sono in possesso della tessera da cicloturista. Il mediofondo, 83,5 chilometri e 1216 metri di dislivello, che porterà i ciclisti a transitare a Greve in Chianti, il borgo medievale dal vino pregiato, porta d’ingresso al paradiso vinicolo del Chianti. Tavernelle Val di Chienti, comune in cui risiedono gli ex azzurri e plurimedagliati Paolo Galletti olimpionico di nuoto a Melbourne 1956 e Roma 1960 pluricampione italiano e argento agli europei di Budapest 1958 e il velocista Maurizio Checcucci, velocista che vanta ben tre partecipazione ai giochi olimpici. Per poi raggiungere Cerbaia Val di Pesa, un tempo riserva di caccia delle nobili famiglie fiorentine, prima di rientrare a Galluzzo.

Ben 123,5 chilometri e 2220 metri di dislivello invece dovranno affrontare coloro che opteranno per il percorso lungo. I partecipanti transiteranno a Radda in Chianti, il cui abitato si presenta racchiuso all’interno di una poderosa cerchia muraria. All’esterno del borgo medievale, nei pressi dei giardini comunali è visibile la Ghiacciaia del Graducato. In diverse parti della Toscana durante il Granducato vennero realizzate delle Ghiacciaie. Molte avevano la forma piramidale, come quella nel Parco delle Cascine a Firenze, altre come questa di Radda vennero realizzate a forma di tronco di cono e seminterrate. Nella Ghiacciaia durante l’inverno veniva accumulata la neve pressata; grazie alla tecnica costruttiva, all’esposizione rigorosamente a nord la neve veniva trasformate in dei perfetti blocchi di ghiaccio. Castellina in Chianti dominata dalla Rocca, massiccia costruzione che sorge sulla piazza principale con un torrione trecentesco merlato dalla cui sommità si può ammirare un notevole paesaggio chiantigiano. Dopo aver raggiunto Poggibonsi, i ciclisti torneranno a Galluzzo per concludere la loro fatica.

Un viaggio indimenticabile alla scoperta del comprensorio fiorentino, del Chianti che non è soltanto un vino, ma un territorio, un luogo di natura e suggestioni da visitare in sella alla bicicletta per entrare in sintonia con il respiro della terra, tra incantevoli borghi, terme, arte e prodotti enogastronomici.

Non perdere l’occasione di essere tra i protagonisti di uno dei più importanti appuntamenti del tradizione cicloturistica toscana promossa dalla Uisp e griffata Giro del Granducato di Toscana, iscriviti alla manifestazione attraverso il sito della manifestazione 

 

 

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