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Zafferano: l’oro giallo di Montesano sulla Marcellana

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Montesano sulla Marcellana (Salerno) – Una pianta, un fiore, un colore, un sapore questo è lo zafferano. Questa preziosa spezia, che ha un costo variabile tra i venti ai trenta euro al grammo, è estratta dagli stimmi del fiore crocus sativus, pianta della famiglia delle Iridaceae, ed è utilizzata come aroma o colorante. E’ un alimento tra i più ricchi di carotenoidi, sostanze che riducono i danni cellulari provocati dai radicali liberi, come l’invecchiamento.

Dal 2013 a Montesano Sulla Marcellana opera la società agricola Zafferano Montesano creata da due amici, Michele D’Acunti e Gino Ferrigno, i quali accomunati dall’amore per la loro terra e la natura, decidono di dar forma e sostanza ad un idea, attraverso una sfida, quella di coltivare zafferano in una zona dove tale prodotto era del tutto sconosciuto.

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“A Montesano Sulla Marcellana e nelle zone limitrofe, la produzione agricola è legata alla storia, costume e tradizioni di questa terra, gli stessi produttori faticano a diversificare la produzione e individuare nuove colture da inserire nella propria filiera. Per quel che ci riguarda, grazie alle esperienze maturate in precedenti attività lavorative – sottolinea Michele D’Acunti –  abbiamo deciso di dedicarci alla coltivazione dello zafferano qui a Montesano Sulla Marcellana, proprio perché amiamo questa terra che ben si presta a tale coltura e la storia dello zafferano. Da sottolineare inoltre che la coltivazione di questa spezia viene effettuata tutta manualmente”

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  • Un duro lavoro che regala comunque una grande soddisfazione e soprattutto un prodotto molto apprezzato

“Noi siamo i primi a coltivare zafferano da questi parti. Questo ci rende dei pionieri. Ad oggi siamo in grado di produrre un chilogrammo e mezzo circa di zafferano all’anno, ben lontano dai circa 450 che vengono prodotti in Sardegna, a San Gavino Monreale, patria dello zafferano. La produzione consiste nel prelevare dal terreno i bulbi-tuberi al termine di ogni ciclo vegetativo, quindi in estate, per poi rimetterli a dimora in un appezzamento di terreno differente da quello precedente. Questa tecnica è la più laboriosa ed impegnativa dal punto di vista del lavoro umano ma consente di ottenere una migliore qualità della spezia e dà la possibilità al coltivatore di poter controllare ogni anno lo stato di salute dei propri bulbi. La richiesta di manodopera ha un impatto notevole su questo tipo di coltivazione perché le procedure di lavorazione non sono facilmente meccanizzabili. Soltanto la lavorazione del terreno può essere svolta grazie all’utilizzo di macchine motocoltivatrici; tutto il resto, dal prelievo alla messa in dimora dei bulbi, è messo in atto grazie al lavoro manuale. Per quel che riguarda le qualità dello zafferano -continua D’Acunti – studi recenti dimostrano che questo prodotto  è un vero toccasana per molti disturbo legati allo stile di vita moderno come ansia, stress e depressione. Inoltre grazie al suo elevato contributo in caroteni è un potentissimo antiossidante naturale e rappresenta un vero e proprio scudo contro virus e batteri. In pratica in un grammo di zafferano vi è la stessa quantità di caroteni contenuti in un chilo di carote. Per quel che riguarda la cucina l’impiego dello zafferano può riguardare molti prodotti. Viene usato per aromatizzare i liquori, colorare la pasta, dar colore e sapore ad alcuni formaggi. Per avere ricette e indicazioni vi invitiamo a consultare il nostro sito

  • Voi non vi siete fermati allo zafferano

“Per quel che riguarda questo prodotto, il territorio ha risposto molto bene alla nostra offerte e ci sono strutture di prestigio come il Magic Hotel di Atena Lucana che ne fanno largo uso. Essendo un prodotto di nicchia, non viene indirizzato verso la grande distribuzione, ma in piccoli negozi che commercializzano prodotti tipici locali e ristoranti che offrono una ristorazione di qualità iniziando dalle materie prime, come lo zafferano. Da qualche tempo abbiamo diversificato la nostra offerta che non è legata più soltanto allo zafferano, ma anche ad origano, menta e timo. Inoltre coltiviamo la Luffa, una pianta rampicante come le zucche, il cui frutto è utilizzato principalmente come spugna vegetale, in quanto al momento della completa maturazione si disidrata perdendo gran parte del suo peso. Ciò che resta è esclusivamente il corpo fibroso che costituisce la parte spugnosa”

 

Per maggiori informazioni consultare il sito della Zafferano Montesano

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