Strada

Randonée delle classiche siciliane: da San Paolo all’Etna e ritorno

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Solarino – Da San Paolo all’Etna e ritorno. La seconda randonnée ciclistica internazionale rinverdisce gli allori degli antichi trofei “Pantalica” e “Giro dell’Etna”, guardando ai giovani e rilanciando la dieta mediterranea per contrastare il doping. Secondo l’organizzatore, Michele Adorno, è soprattutto un modo per riscoprire e valorizzare il territorio. Numerose, infatti, le richieste pervenute da paesi stranieri e dalla vicina Malta. La “Randonée delle classiche siciliane” è un progetto ambizioso, che nasce dal gruppo solarinese e dal costante impegno dello stesso Adorno. Il ciclismo è aggregazione, non solo competizione. Il cuore del messaggio è questo: “Il ciclismo coordina le varie risorse disponibili, dalla gastronomia al turismo, alle strade – dice Adorno –. In molti lavoriamo anche in direzione dello sviluppo dell’economia condizionata all’uso corretto del territorio, per rispettarlo. Proteggere la natura, basarsi sulle attrazioni-Unesco (sia Pantalica, sia l’Etna sono patrimonio dell’umanità) rafforza i due grandi poli d’attrazione. Siamo conosciuti più all’estero che qui: i gruppi olandesi di sportivi vengono a svernare per le peculiarità di quest’area del Mediteraneo.

La randonnée si rivolge a tutti. Ai giovani per la naturalità dell’alimentazione negli sport di endurance e la crescita. Agli adulti, per il mantenimento del benessere. “Amatori, giovanissimi e agonisti rappresentano tre fasce di utenza. I giovani non hanno bisogno di nulla, devono solo fare sport. L’allenamento è il loro integratore. E l’amatore, adulto, non si deve cimentare sulla prestazione, ma sulla durata, sull’obiettivo. Da Solarino all’Etna e ritorno, come in questo caso, serve al miglioramento della propria salute psicofisica. La sicurezza stradale, l’uso del casco, il rispetto del codice stradale, sono fondamentali nell’ottica della promozione del territorio. I cibi, i frutti della nostra terra, sono una ricchezza sulla quale basarsi. E rivivendo il Giro dell’Etna e il “Trofeo Pantalica”, riannodiamo epoche, tradizioni, futuro. Su questo intento c’è una forte collaborazione con l’Ari, l’Associazione randonnée italiana, il cui presidente, Luca Bonechi, è venuto a marzo a Solarino”.

 

Fonte: www.reteregione.it a firma Roberto Rubino

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