Granfondo

I “puntuali” e la sfortuna di Rota. Gimondi: “Forza Carlo, tornerai”

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L’edizione numero 20 della Granfondo Felice Gimondi Bianchi conferma anche quest’anno l’affetto della comunità ciclistica alla manifestazione bergamasca, che anno dopo anno ha visto crescere sempre di più i consensi. Fra i tanti appassionati che hanno pedalato all’evento (che torna il 14 e 15 maggio), ce ne sono alcuni legati da un fil rouge sin dalla prima edizione. Sono coloro che gli organizzatori della G.M. Sport hanno ribattezzato i “Puntuali”, capaci di arrivare al traguardo ogni anno.

Più forti di tutto – pioggia, intemperie, fatica e acciacchi – questi aficionados sono riusciti a essere sempre presenti all’appuntamento e sempre in grado di coprire gli impegnativi percorsi, mostrando un notevole attaccamento alla manifestazione. Un rapporto quasi affettivo che l’organizzazione della Granfondo Gimondi

Bianchi coltiva anche verso coloro che purtroppo non ci sono più, come Davide Fardelli, deceduto nell’agosto del 2004 in seguito a un tragico incidente stradale in bici e il cui numero 50 – indossato nell’ultima apparizione in gara – è stato definitivamente ritirato.

Più forti di tutto, o quasi, perché chi è stato travolto da un’automobile a venti giorni dalla gara e si trova in ospedale per le conseguenze subite, può solo rammaricarsi e maledire la sfortuna, dopo diciannove edizioni sempre in prima linea nel gruppo. E’ il caso di Carlo Rota, uno dei 36 “Puntuali”, che era riuscito a riprendersi alla grande da un delicato intervento e, con l’ok dei medici, a rimettersi in sella per preparare la sua ventesima Granfondo Gimondi Bianchi. Più che le ferite, è l’assenza forzata a Bergamo il prossimo 15 maggio a causargli il dolore più grande.

Una storia di fedeltà e abnegazione che non poteva lasciare indifferente Felice Gimondi. E dall’iridato di Barcellona ’73 arriva un messaggio speciale per Rota: “Sentiremo la tua mancanza, Carlo – le parole di Gimondi – ma non vediamo l’ora di goderci il tuo ritorno. Se non c’è nulla che ti abbia fermato fino a quest’anno, siamo sicuri che tornerai più forte di prima anche stavolta. Ti aspettiamo”.

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