Granfondo

Granfondo del Vulture: due percorsi effervescenti che placano la sete di avventura degli appassionati di ciclismo

004_Partenza (foto GIACOMO D'ELIA)

Rionero in Vulture (Potenza) – La quattordicesima  Granfondo del Vulture, in programma Domenica 12 Giugno, soddisfa la “sete” di avventura degli appassionati di ciclismo. In poche regioni come la Basilicata si trovano, concentrate nel raggio di alcune decine di chilometri, testimonianze capaci di raccontare oltre duemila anni di storia: merito dell’estensione contenuta del territorio, incuneato tra gli Appennini e i due affacci costieri e della lontananza secolare di tanti piccoli paesi dalle principali vie di comunicazione del passato. Qui il tempo sembra essersi fermato. L’effetto dell’approccio lento alla realtà, sui pedali, soprattutto per coloro che vogliono godersi la varietà degli ambienti lucani, si oppone alla frenesia della vita. Tutto è iniziato un secolo fa, quando il futurismo ha decretato la supremazia della velocità, facendone un valore irrinunciabile del moderno, complice lo sviluppo tecnologico. Da allora l’uomo si è dovuto adattare ai ritmi della macchina; la velocità si è alleata alla giovinezza, ed essere lenti ha finito per significare essere vecchi. Nel mondo delle due ruote non è propriamente così. Essere lenti in sella al proprio cavallo d’acciaio significa godersi tutto ciò che si incontra e ti circonda e in molti, cicloturisti e randonneurs, scelgono appositamente la lentezza come stile di vita in bicicletta rinunciando al confronto e l’agonismo.

003_Panoramica Monti del Vulture (foto GIACOMO D'ELIA)

Partecipare alla Granfondo del Vulture offre sensazioni indimenticabili, proprio come quelle dei temerari che si lanciano nel “Volo dell’Angelo”, una planata che permette di  sorvolare le Dolomiti Lucane sospesi sulla vallata che si spalanca tra le due vette di Castelmezzano e Pietrapertosa. Gli organizzatori hanno disegnato due tre percorsi, quello cicloturistico di 45 chilometri, la Medio Fondo di 85 chilometri e 1500 metri di dislivello e la prova regina, la Granfondo, 125 chilometri e 2350 metri di dislivello, valida quale prova unica del campionato nazionale Csain Ciclismo specialità Gran Fondo e dei circuiti Giro dell’Arcobaleno, Centro Italia TourScudetto Campano

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“Questa Granfondo è la testimonianza tangibile dell’impegno e la passione dei dirigenti delle società ciclistiche Rionero Il Velocifero, sodalizio che organizza la manifestazione, e Team 010 Bike di Melfi che operano nella promozione del ciclismo amatoriale nei comprensori del Vulture e Melfese – afferma Giuseppe Mazzucca portacolori del Team 010 che ci presenta il percorso della Granfondo – un movimento in costante crescita. Tornando al percorso, quello della Granfondo è impegnativo, ma siamo ormai in estate ed è dunque difficile che i partecipanti, nei mesi precedenti all’evento, non abbiano svolto l’attività utile ad affrontare le tre salite in programma”.

005_Passaggio a San Fele (foto GIANLUCA PISANO)

Si parte da Rionero in Vulture, i primi otto chilometri sono in discesa, poi altri dieci chilometri da pedalare in pianura prima di arrivare alla prima asperità di giornata: il Passo delle Crocelle. “Venti chilometri di salita, con i primi quindici chilometri che conducono all’abitato di San Fele, dove avverrà la divisione dei due percorsi, aventi una pendenza che va dal 5 al 7%, coloro che lotteranno per il successo finale affronteranno la salita con il 52×21, mentre chi pedala per godersi le bellezze del territorio dovrà agire sul cambio e scendere ad un più abbordabile 34×22. L’ultima parte della salita – continua Mazzucca – quella che conduce al Passo delle Crocelle presenta alcuni tornanti e pendenze che sfiorano il 12%. Inutile sprecare energie lungo questa salita, va gestita senza eccessi per lanciarsi poi nella discesa, quindici chilometri, verso Muro Lucano”.

010_Muro Lucano (foto GIACOMO D'ELIA)

Neanche il tempo di rilassarsi dopo la discesa e si torna nuovamente a salire. Il Monte Carruozzo offre dieci chilometri di ascesa e soli trecento metri di dislivello con pendenza media al 4%. Raggiunto il culmine della salita ci sarà da affrontare la discesa che conduce a Pescopagano, prima di affrontare una salita di sette chilometri per raggiungere l’abitato di Rapone dove i due percorsi si ricongiungono. Sede stradale larga e ottimo fondo stradale permettono a quanti non hanno timori di lanciarsi in discesa di raggiungere gli ottanta chilometri ora.

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In terra campana, i due percorsi si ricongiungono e tutti gli agonisti andranno ad affrontare l’ultima impegnativa salita. “Ma attenzione ai venti chilometri di pianura che precedono la salita. E’ importante alimentarsi e idratarsi, ma soprattutto – ci tiene a sottolineare Giuseppe Mazzucca – a non gettare al vento energie indispensabili per affrontare la salita finale. La salita verso il Valico 113, presenta il primo tratto, da Monticchio Bagni a Monticchio Laghi che presenta anche tratti con pendenza al 12% e nel finale tratti più impegnativi”. Due percorsi effervescenti come la nota acqua che viene imbottigliata nello stabilimento di Monticchio Bagni in cui  sono attive 4 linee di cui 3 per il PET e 1 per il vetro,  con una capacità produttiva di oltre 2 milioni di bottiglie al giorno. Nello stabilimento, situato in località Monticchio Bagni a Melfi (PZ), sono imbottigliate le acque Gaudianello (effervescente naturale e frizzante) e Leggera (naturale).

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Il tempo di respirare lambendo il Lago Piccolo ed il Lago Grande di Monticchio, sono due specchi d’acqua situati sul fianco occidentale del Monte Vulture. I due laghi sono distanti circa 200 metri tra loro, sono situati all’interno della Riserva Naturale Regionale del Lago Piccolo di Monticchio e sono attorniati da diversi boschi di pini, abeti, castagni e faggi prima di tornare a salire verso il Valico 113. “Anche qui pendenza media del 10 – 12% con brevi tratti che raggiungono il 15%”. Sono le ultime pedalate. Ciclisti che ambiscono al successo finale e coloro che vogliono chiudere la prova senza particolari velleità devono da fondo alle energie residue per raggiungere il sospirato traguardo”.

008_Scollinamento San Fele (foto GIACOMO D'ELIA)

Un percorso che entusiasma anche Monika Mancini portacolori della Naturabruzzo del presidente Alessandro Masciulli, che nella scorsa stagione è riuscita a centrare ben tre titoli nazionali Uisp nelle specialità ciclocross, Duathlon e cronometro individuale. “Ho partecipato alla seconda edizione della Granfondo, poi grazie al rapporto di amicizia con Claudio Lapolla e gli altri ragazzi della società organizzatrice che spesso incontriamo alle gare, lo scorso anno ho deciso di accettare il loro invito e ho preso il via alla gara. Siamo stati accolti molto bene, la gara è impegnativa e offre un percorso spettacolare. Pur non essendo molto lunga richiede un buon allenamento per affrontare i continui saliscendi di un percorso da non sottovalutare. Ma è un appuntamento a cui io consiglio di non mancare”

Per ulteriori informazioni sulla manifestazione e percorsi consultare il sito della società organizzatrice

012_Arrivo granfondo (foto GIACOMO D'ELIA)

011_Arrivo mediofondo (foto GIACOMO D'ELIA)

Credit foto: Giacomo D’Elia

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