Strada

Giro Friuli Venezia Giulia CSAIn: volata imperiale di Gava che veste anche la maglia rosa

Mereto di Tomba (Udine) – Una volata imperiale, potente, lanciata a soli duecento metri dal traguardo ha permesso a Maurizio Gava (Team Sanvido) di conquistare il successo nella seconda tappa del Giro del Friuli Venezia Giulia CSAIn e la maglia rosa simbolo del leader della classifica generale. Sono trascorsi dodici mesi, ma la storia della seconda tappa della gara a tappe friulana non è cambiata. Lo scorso anno sul traguardo di Maniago si impose lo stesso Gava che conquistò anche la maglia ciclamino della classifica a punti regolando in volata l’azzurro e tricolore paralimpico Michele Pittacolo. Oggi sul traguardo di Mereto di Tomba, Gava ha preceduto con autorità Ivan Ravaioli (Eurovelo Cicli) e Michele Pittacolo (Trivium Froogy). Per effetto della neutralizzazione della prima tappa, Gava conquista anche la maglia ciclamino, che domani al via della terza tappa Sedegliano – Monte Prat sarà indossata da Ivan Ravaioli. La maglia verde simbolo del leader della classifica dei GPM resta sulle spalle di Federico Costa (Barbariga).

La tappa. Partenza da Capriva del Friuli, con il sindaco Daniele Sergon ad abbassare la bandiera a scacchi. Il gruppo lascia il territorio del Collio e della BRDA, uno scrigno territoriale di valori da preservare, che ha perfezionato la sua candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco per la cultura rurale e paesaggistica che caratterizza il territorio. Nonostante l’opprimente calura che ha caratterizzato anche questa seconda prova, completamente pianeggiante, il gruppo procede ad andatura elevata. I tentativi di allungo portati da diversi ciclisti sono prontamente annullati dal gruppo che controlla in attesa della volata finale. Il gruppo si presenta compatto in zona traguardo. Ai duecento metri una semicurva a sinistra immette sul rettilineo del traguardo, quasi tutti i ciclisti restano sorpresi e sono costretti a lanciare la volata praticamente da fermo. Il più lesto a scattare sui pedali è il tricolore paralimpico Michele Pittacolo, lui vive a Bertiolo a diciassette chilometri dal comune che ospita l’epilogo della seconda tappa, e ci tiene a far bene. Il resto del gruppo si porta alla sua ruota e si apre occupando l’intera sede stradale. Al centro della carreggiata esce prepotentemente Maurizio Gava che conquista così la sua decima vittoria stagionale. Alle sue spalle con 2” di ritardo Ivan Ravaioli (Eurovelo) regola il gruppo.

Prima della vestizione delle maglie il vincitore della tappa e nuova maglia rosa Maurizio Gava racconta il finale di tappa: “E’ stata una tappa condotta ad alta velocità per evitare il successo dei numerosi tentativi di fuga portati da quei ciclisti che erano ben coscienti di essere battuti in caso di arrivo in volata. Nel finale ci siamo trovati a lanciare la volata ai centocinquanta metri, praticamente da fermo. Sono comunque riuscito ad impormi. Devo ringraziare alcuni amici che hanno lavorato per aiutarmi a tenere unito il gruppo e mi hanno permesso di disputare la volata finale. Quella odierna è per me la decima vittoria stagionale – continua Gava – un’altra splendida soddisfazione dopo il campionato nazionale strada Acsi conquistato un mese fa. Sono un amatore vero, nel senso che ho un lavoro che mi assorba gran parte della giornata e devo ritagliare qualche ora per allenarmi. Non amo particolarmente le salite, per questo mi dedico all’attività su strada prediligendo le gare in circuito”.

Al microfono della troupe di Atlantide Videoservice si dice soddisfatto del terzo posto conquistato, ma l’espressione del suo viso evidenzia i tratti della delusione: “Ci tenevo a far bene. E’ arrivato un buon terzo posto, ma avrei voluto conquistare il risultato pieno visto che questa tappa si correva sulle mie strade. Partecipo al Giro in preparazione dei mondiali di ciclismo paralimpico in Sudafrica, nella speranza di riuscire a far bene”.

Soddisfatto Massimo Moretuzzo, sindaco di Mereto di Tomba, per l’adrenalinico epilogo di questa tappa nel territorio del suo comune che per la prima volta ha ospitato la gara a tappe friulana.

Classifica della seconda tappa Capriva del Friuli – Mereto di Tomba

1°) Gava Maurizio (Team Sanvido) in 1h 49′ 18

2°) Ravaioli Ivan (Eurovelo Cicli) a 2″

3°) Pittacolo Michele (Trivium Froggy) a 4″

4°) Brandani Paolo (Bassotoce) a 5″

5°) Lai Luca (Team Lenox) a 5″

6°) Bedon Davide (Cicli Stefanelli) a 5″

7°) Horvat Matej (Jb Team Novo Mesto) a 5″

8°) Zambolin Sandro (Chiarcosso Help) a 5″

9°) Ulliana Davis (Avigls) a 5″

10°) Lenarduzzi Giuliano (Chiarcosso Help) a 5″

 

Classifica generale a tempo dopo la seconda tappa

1°) Maurizio Gava (Team Sanvido) 3h 19′ 28

2°) Ravaioli Ivan (Eurovelo Bici) 3h 19′ 30

3°) Pittacolo Michele (Trivium Froggy) 3h 19′ 32

4°) Lenarduzzi Giuliano (Chiarcosso Help) 3h 19′ 33

5°) Vallente Marco (Bassotoce) 3h 19′ 33

 

Classifica generale a punti dopo la seconda tappa 

1°) Maurizio Gava (Team Sanvido) punti 25

2°) Ravaioli Ivan (Eurovelo Bici) punti 20

3°) Pittacolo Michele (Trivium Froggy) punti 16

 

Le maglie del 44° Giro del Friuli Venezia Giulia CSAIn dopo la seconda tappa

Maglia Rosa (classifica a tempo) Gava Maurizio (Team Sanvido)

Maglia Ciclamino (classifica a punti generale) Gava Maurizio (Team Sanvido) indossata da Ravaioli Ivan (Eurovelo Bici)

Maglia Verde (classifica generale GPM) Costa Federico (Barbariga)

 

La classifica generale aggiornata alla seconda tappa

Domani terza tappa da Sedegliano a Monte Prat. E’ il primo dei tre arrivi in quota che andrà a chiudere questa 44° edizione del Giro Ciclistico Friuli Venezia Giulia CSAIn. Sessantatre chilometri per raggiungere i 760 metri di Monte Prat, dopo una prima parte veloce della tappa si arriva ai piedi della salita che conduce al traguardo che assegnerà anche un Gran Premio della Montagna di prima categoria (25 punti al vincitore) e Federico Costa, che indossa la maglia verde simbolo del leader degli scalatori è chiamato a conquistare un piazzamento nei primi cinque per tornare a vestire la maglia anche al termine della terza tappa

 

Credit photo: Paolo Sant

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