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CSAIn presenta il progetto “Lo sport amatoriale per integrare, socializzare ed educare”

Roma – Lo sport come strumento di integrazione, veicolo di socializzazione e reintegrazione sociale. Tante e belle parole si usano per rendere un individuo membro di una società attraverso l’attività ludica che coinvolga spontaneamente uno o più soggetti, senza alcun pregiudizio e con l’intento di formare attraverso il rispetto dell’avversario e dei regolamenti, un uomo migliore.

Troppo spesso queste parole restano soltanto sulla carta, progetti faraonici che non vengono realizzati. CSAIn, Centri Sportivi Aziendali Industriali, di contro, ormai da diverse stagioni si distingue anche nel dar corpo ad iniziative sportive con finalità sociali. Nel 2018   continuerà in questa opera con il progetto Lo sport amatoriale per integrare, socializzare ed educare.

Il progetto, finalizzato all’integrazione, verterà  anche attraverso la collaborazione , lo stesso sarà aperto a tutte le attività sportive (Atletica, Ciclismo, MTB, Ginnastica a corpo libero, basket, Arti marziali in genere; Pallavolo, Nuoto, Badminton, calcio, Tennis, Squash, Tiro, Pesca Sportiva, Lotta olimpica, nordicwalking, Podistica) partendo dalle più comuni, e per le quali CSAIn ha ormai un affermato bagaglio conoscitivo maturato con gli anni (calcio, basket, pallavolo, ginnastica, atletica leggera e arti marziali) allargandosi alle attività più “giovani” come il ciclismo, la mountain bike e lo squash che, tra gli associati all’EPS sono molto praticate, per poi coinvolgere i settori emergenti quali la pesca sportiva, le passeggiate naturalistiche e il nordicwalking.

Il progetto verrà esteso e promosso su tutto il territorio nazionale tramite i comitati territoriali e le ASD affiliate allo CSAIn che si impegneranno a trasmettere e a promuovere, a ragazzi e famiglie, i sani principi dello sport, il rispetto delle regole, di valori etici che sono alla base della convivenza civile.

Sfruttando la campagna “Fratelli di Sport” promossa dal CONI, CSAIn perfezionerà l’ottimo lavoro svolto lo scorso anno rivolto all’integrazione con la popolazione straniera di varie etnie attraverso lo sport e l’attività fisica utilizzati come strumenti di socializzazione e di aggregazione. Le varie manifestazioni saranno un momento di aggregazione tra i ragazzi anche diversamente abili che operano nello sport con obiettivi diversi, che riescono a convivere per dare un forte impulso alla crescita comune attraverso l’articolato e vasto mondo dello sport, assieme ai propri istruttori, alle famiglie ed ai dirigenti. L’attività del progetto sarà organizzata a livello locale provinciale, regionale e nazionale spesso in collaborazione con le Federazioni sportive e Discipline associate del CONI, con cui lo CSAIn intrattiene operativi rapporti di convenzione.

Lo sport amatoriale per integrare, socializzare ed educare è un progetto che si basa sull’attività amatoriale, non solo perché rappresenta quella tipologia di attività sportiva in cui opera CSAIn, ma principalmente per la consapevolezza che nella maggior parte dei casi lo svolgimento dell’attività sportiva nasce nell’ambiente amatoriale.

Grazie al coinvolgimento del familiare che svolge attività amatoriale e dunque nel tempo riesce a tramandargli la passione per quello sport e all’attività spontanea che inizia casualmente tra i giovani. Non a caso è sensibilmente cresciuto il numero di Asd che promuovono attività amatoriale e giovanile contemporaneamente. Nella consapevolezza che lo sport amatoriale, che ciascun praticante si autofinanzia, rappresenta un valido sostegno anche per la promozione dell’attività giovanile.

Lo sport è da sempre il primo momento di integrazione e reintegrazione, perché spontaneo non legato ad interessi di natura economica o speculativa e dunque non conosce barriere culturali, etniche e sociali.

In Italia i cittadini con età superiore ai tre anni che svolgono attività motoria/sportiva sono 19 milioni e 200 mila, pari al 33% della popolazione, di cui il 23% si dedica allo sport in modo continuativo e il 10% svolge saltuariamente attività sportiva. Questi numeri fanno riflettere e proprio da un’attenta lettura e interpretazione di queste percentuali nasce un altro punto del progetto, ovvero lo sviluppo dell’attività sportiva attraverso la collaborazione con le scuole. Perché è nel restante 67% della popolazione italiana (in alcune regioni è soltanto il 40%) che non svolge attività che il progetto vuole operare per stimolarli a praticare sport.

La maggior parte delle attività sportive si svolge all’aperto e un altro degli obiettivi del progetto è la sensibilizzazione verso tutti i temi legati all’ecologia, al rispetto dell’ambiente che ci circonda, del territorio con il cui respiro svolgendo sport entriamo in simbiosi e che ci offre l’opportunità di svolgere liberamente attività.

Se non siamo in grado di rispettare la natura, non rispetteremo neanche il nostro avversario. Le normative che regolano l’attività sportiva e gli eccessi come il doping. Per questo l’organizzazione di corsi, convegni, seminari sarà utile per gettare le basi, soprattutto tra i giovani, su cui costruire un appassionato praticante che rispetti i propri limiti, senza barare o ricorrere al doping, ma soprattutto cittadini modello.

Non perdere l’occasione di vivere liberamente la tua attività sportiva. Partecipa al progetto Lo sport amatoriale per integrare, socializzare ed educare, rivolgendoti alle strutture territoriali CSAIn

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