Granfondo

Gran Fondo Città di Scicli: esordio tra le bellezze e sapori della provincia ragusana

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Scicli (Ragusa) – “Questa sorge all’incrocio di tre vallini, con case da ogni parte su per i dirupi, una grande piazza in basso a cavallo del letto d’una fiumara, e antichi fabbricati ecclesiastici che coronano in più punti, come acropoli barocche, il semicerchio delle altitudini. È nell’estremità sud-orientale dell’isola; e chi vi arriva dall’interno se la trova d’un tratto ai piedi, festosa di tetti ammucchiati, di gazze ladre e di scampanii; mentre chi vi arriva venendo dal non lontano litorale la scorge che si annida con diecimila finestre nere in seno a tutta l’altezza della montagna, tra fili serpeggianti di fumo e qua e là il bagliore d’un vetro aperto o chiuso, di colpo, contro il sole” Elio Vittorini scrittore ragusano, descrive così Scicli, la città monumentale barocca, il cui centro storico è stato inserito nei siti Patrimoni dell’Umanità Unesco che Domenica 6 Marzo, farà da cornice naturale all’ottava edizione della Gran Fondo Città di Scicli Trofeo Banca Agricola Popolare di Ragusa.

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La manifestazione organizzata dal Gs Amici del Pedale di Scicli, valida quale prima prova del circuito Gran Tour Sicilia e del Giro delle Regioni Csain Ciclismo Sicilia, avrà quale location Piazza Italia, ricca di numerose architetture di pregio e delimitata da prospetti di numerosi palazzi ottocenteschi.

Riconfermati i percorsi della scorsa edizione. I due percorsi di gara, sono stati disegnati sull’altopiano degli Iblei, meta ideale per tutti coloro che vogliono immergersi nella natura, desiderosi di conoscere o semplicemente riscoprire i saperi ed i sapori di un tempo che, in queste zone, sembra essersi fermato. Tracciati vallonati che non presentano particolari difficoltà altimetriche e fanno della Gran Fondo Città di Scicli una manifestazione alla portata di tutti, anche coloro che non hanno completato, a Marzo, la preparazione per affrontare la stagione granfondistica.

La Medio Fondo si tiene sulla distanza di 80 chilometri, con i primi due condotti ad andatura turistica verso il chilometro zero, mentre la Gran Fondo vedrà i partecipanti pedalare per 125 chilometri (primi sei ad andatura turistica)prima di conquistare l’ambito traguardo.

Intanto in attesa di poter applaudire i propri familiari o amici al traguardo, accompagnatori e familiari avranno l’opportunità di effettuare una visita gratuita e guidata della città di Scicli, nota anche per aver ospitato le riprese di alcune scene della serie televisiva Il Commissario Montalbano, il palazzo del commissariato di Vigata è il municipio di Scicli e la stanza del questore Luca Bonetti Alderighi è veramente un ufficio, nello specifico quello del sindaco di Scicli.

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Dall’altopiano degli Iblei al litorale Ibleo. Un poetico viaggio nella provincia di Ragusa, quello che i partecipanti alla Gran Fondo Città di Scicli Trofeo Banca Agricola Popolare di Ragusa effettueranno in sella al cavallo di carbonio toccando i centri di Modica, comune natale del poeta italiano Salvatore Quasimodo che la mitologia vuole fondato da Ercole. La storia di Ragusa Ibla antica città dalla quale si sviluppa come ampia propaggine la grande parte nuova di Ragusa, conquisterà gli appassionati delle due ruote. È situata nella parte orientale della città, sopra una collina. Dopo il terremoto del 1693, la città di Ragusa antica fu ricostruita attuando cantieri che produssero opere, edifici e monumenti di gusto tardo barocco. In essa risultano presenti ben 14 dei 18 monumenti della città di Ragusa oggi iscritti nel patrimonio dell’umanità. A Giarratana, la locale e gustosa cipolla, dolce e di dimensioni considerevoli, non produrrà lacrimazione nei ciclisti partecipanti, il viso dei partecipanti sarà rigato soltanto dal sudore che scende copioso dalla fronte a fronte della fatica a pedali. Attraversata la campagna del modicano i ciclisti puntano verso il litorale Ibleo. La vallata fluviale di Cava d’Ispica, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea custodisce necropoli preistoriche, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia che gli appassionati dello sport del pedale non potranno vedere, ma siamo ormai alle battute finali e la seguente discesa porta verso Pozzallo e il litorale Ibleo per gli ultimi venti chilometri. Dunque spazio all’immaginazione e alla voglia di chiudere la fatica. Finalmente il mare e Torre Cabrera, monumento nazionale e simbolo della città. Pozzallo è un comune noto anche per essere diventato nell’ultimo quinquennio meta di arrivo per i migranti che, partendo dalla Libia, affrontano la traversata del Mar Mediterraneo verso l’Italia.

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L’azzurro del mare e un clima più mite rincuorano i protagonisti della manifestazione, nel loro ritorno a Scicli, soprattutto coloro che non lottano per la conquista del successo finale o non possono ambire ad uno degli splendidi trofeo in pietra realizzato dal mastro scalpellino Giuseppe Sammito che rappresentano la prestigiosa premiazione finale.

Il ricco pasta party finale con degustazione di dolci prodotti dalle undici pasticcerie di Scicli a cui si sono aggiunte quelle di Giarratana e Pozzallo e il ristoro ricco di frutta renderanno più dolce la fatica dell’esordio stagionale

 

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