L’appello di Massimiliano Lelli: “Ciclisti rimanete a casa”

L’emergenza sanitaria è a livelli estremi, 4.207 nuovi contagiati, 475 morti e 1084 guariti in un solo giorno (dati Protezione Civile). I dati del Viminale confermano che ci sono ancora molti, troppi strappi alla regola dell’isolamento sociale: in una settimana sono state controllate un milione di persone, di cui 43mila sono state denunciate. Una parte ha mentito sull’autocertificazione, ma la stragrande maggioranza è stata denunciata perché in strada senza una valida motivazione: chi rientra da una cena tra amici, chi aveva fatto la spesa quattro ore prima, chi aveva organizzato una partita di calcetto, e chi, candidamente, ammette che è uscito perché non riusciva più a stare in casa. 

Numeri che fanno paura. Anche l’ex professionista Massimiliano Lelli è intervenuto oggi attraverso la sua pagina facebook per invitare tutti i ciclisti a restare a casa.

“Ciclisti, cicloamatori, mi rivolgo a voi che state continuando ad andare in bici come se tutto fosse normale, con le scuse: “ma a chi do noia se vado da solo, ma il decreto dice che…, ma vado in strade poco frequentate” insomma, chi con una scusa e chi con un’altra andate a pedalare infischiandovene altamente di cosa sta accedendo intorno a voi, chiusi nel vostro piccolo mondo fatto di bicicletta ad ogni costo, chiudete gli occhi e non vedete il sacrificio di chi in questo momento è al servizio di tutti noi, medici e infermieri, soccorritori, forze dell’ordine, tutti in prima linea a combattere una guerra contro un nemico temibilissimo e invisibile affrontando turni massacranti di lavoro…..altro che i vostri sciocchi allenamenti!

E ovviamente non pensate neanche a chi soffre, in solitudine, intubato in un letto di ospedale, con il respiro corto e il terrore di chi sa che forse non riuscirà a sopravvivere, alle loro famiglie che non hanno la possibilità di stargli vicino neanche nel momento della morte. La situazione è questa, lo capite? Eh già, ma a voi non interessa, pensate che la cosa non vi riguardi vero? Magari neanche sapete che questo sta accadendo proprio vicino a voi, ignoranti della tragedia vi sentite furbi a uscire in bici mentre tutti stiamo a casa.

A voi voglio dire che avrete anche le gambe per pedalare ma di certo non avete cervello, di certo siete un pessimo esempio per i vostri figli e meritate il disprezzo di chi, anche come me, sta rinunciando ad allenamenti e lavoro nel rispetto di quelle che sono le indicazioni che abbiamo ricevuto e che tutti dobbiamo seguire se vogliamo uscire da questo incubo.

Non pensavo che fosse necessario arrivare a fare questo appello, veramente credevo che il rispetto delle misure per contenere il contagio fosse doveroso e facile da capire anche se porta tutti noi a fare molti sacrifici. Dobbiamo stare a casa e non perché il decreto lo prevede ma perché è il buonsenso che deve indicarci la strada da seguire. Buonsenso e rispetto, questo dovrebbe guidarvi nelle vostre scelte e non l’egoismo e la superficialità.  #iorestoacasa  fatelo anche voi, facciamo tutti la nostra parte e  #andratuttobene“.

Credit: https://www.langolodelpirata.it/ciclisti-state-a-casa-lo-sfogo-di-lelli/