Gran Fondo Riccione: quasi 500 ciclisti al via della 21° edizione. L’abruzzese Andrea Di Renzo vince tra gli uomini e Giulia Medri tra le donne.

Al via anche i campionissimi Alessandro Petacchi, Fabiana Luperini e Davide Cassani. L’assessore Simone Imola: “Un successo oltre le aspettative per la nostra prima edizione”. Manuel Senni (Team Crainox) e Giulia Medri (Bikeconcept Team) si aggiudicano la cronoscalata della Piaggia.

Riccione – Andrea Di Renzo (HG Hair Gallery Cycling Team), figlio dell’ex professionista Marco Antonio Di Renzo, ha vinto in volata la ventunesima edizione della Gran Fondo Riccione battendo sul traguardo di viale Ascoli Piceno il granatiere elpidiense Paolo Totò (Team Go Fast) e il cesenate Manuel Senni (Team Crainox).

Tra le donne a trionfare è stata Giulia Medri (Bikeconcept Team), staccando Lisa De Cesare (Highroad Team) e l’esperta, ma sempre presente Maria Cristina Prati (Team del Capitano).

Sotto il sole di Riccione” il ritornello della canzone del gruppo musicale Thegiornalisti ha accompagnato sin dalle prime pedalate i quattrocentoventisei ciclisti che hanno preso il via da Viale Ceccarini. La Gran Fondo Riccione è uno spettacolo già alle sette e mezza del mattino, quando il salotto della Perla verde si colora con la tavolozza universale del ciclismo. 

Da ogni parte d’Italia (e qualcuno da diversi Paesi dell’Europa) sono arrivati ciclisti amatoriali per partecipare a una granfondo su percorso unico che promette novantanove chilometri e 1.560 metri di dislivello di fatica, ma anche tanto divertimento, la bellezza della Riviera e quella delle colline di Romagna, San Marino e Marche.

Insieme a loro in partenza ci sono anche i supercampioni Alessandro Petacchi, Fabiana Luperini e Davide Cassani, oltre all’assessore allo Sport Simone Imola.

Prima del via alle otto in punto si concedono generosamente al pubblico per selfie e qualche battuta. Insieme hanno una collezione di trionfi di livello mondiale interminabile lo spezzino Alejet vanta 179 vittorie, 22 tappe al Giro, 6 al Tour de France, 20 alla Vuelta Petacchi. La scalatrice toscana Fabiana Luperini soprannominata la Pantanina ha conquistato 5 Giri d’Italia con 15 tappe e 3 Tour del France con 16 tappe, quattro titoli italiani Elite strada, tre Frecce Vallone. Laureata Manager dello Sport dal 2022 guida la Professional toscana Team Corratec. Una vita da mediano della bicicletta coronata con sette anni alla guida della Nazionale maggiore per Cassani, attuale presidente di Apt Servizi, vincitore di tre Giro dell’Emilia, una Milano Torino, due tappe al Giro, Trofeo dello Scalatore e due edizioni della Coppa Agistoni.

A dare il via ci pensa Valeriano Pesaresi, patron di EuroBike Riccione. L’evento riccionese torna in calendario dopo quattro lunghi anni di assenza, un periodo che avrebbe potuto decretare la definitiva scomparsa di qualsiasi evento. Invece grazie alla caparbietà e passione dell’indomito condottiero riccionese, che ha organizzato la Granfondo nel 1999 la prima edizione della manifestazione, il supporto dell’amministrazione e di alcuni appassionati locali, la Gran Fondo Riccione è ripartita da Viale Ceccarini.

Viale Ceccarini in origine si chiamava “viola”, nel senso di piccola via, ed era un sentiero che collegava il vecchio borgo (oggi Riccione-Paese) al mare. Fu l’11 Ottobre del 1912 che il Comune di Rimini, cui la borgata Riccione apparteneva, deliberò di assegnare a questa via la denominazione di “Viale Maria Ceccarini” in omaggio alla storica benefattrice della Perla Verde.

La crescita della città e del viale è sempre stata di pari passo, man mano che Riccione si affermava sul territorio Nazionale (e non solo) come meta turistica il suo centro, il suo salotto, diventava sempre più il cuore pulsante della città. Uno dei primi passanti “Vip” del viale fu negli anni ’30 Benito Mussolini. Superata la crisi del secondo dopoguerra si vide il ritorno al turismo d’elite e Viale Ceccarini divenne, soprattutto fra gli anni’60/70, la “Montenapoleone” dell’Adriatico.

I tre grandissimi della bici hanno assicurato che oggi sono qui per stare in compagnia e godersi il panorama: in gruppo si ride e si scherza. Gli amatori – ma tra loro ci sono anche diversi ex professionisti – invece si danno battaglia sin dal chilometro zero fissato lungo viale Veneto. La salita di Montegiardino, a San Marino, fa già selezione e mette tutti un po’ in difficoltà ma in quota regala davvero tanto al colpo d’occhio. Poi su fino alla vetta massima della corsa, Monte Cerignone, e ancora tanta fatica da Borgo Massano a Mondaino. Qui davvero c’è la meraviglia della Romagna da ammirare con un belvedere verso l’Adriatico che resta nel cuore dei ciclisti.

Dopo soli venticinque chilometri di gara allunga l’ex professionista cesenate Manuel Senni (Team Crainox) alla cui ruota si porta Ettore Carlini (HG Hair Gallery Cycling Team). Il ciclista della formazione dorica guidata da Raffaele Consolani, ottimo scalatore, allunga nuovamente e resta solitario al comando. Una lunga fuga solitaria che terminerà a quindici chilometri dall’arrivo, quando la coppia della HG Hair Gallery Cycling Team Andrea Di Renzo e Ettore Carlini riescono a raggiungere il battistrada.

I tre sono lanciati verso il traguardo, ma nel finale è Paolo Totò (Team Go Fast) a compiere una straordinaria azione. Si lancia all’inseguimento del terzetto al comando allungando dal drappello degli inseguitori che pedalava con 20″ secondi di ritardo e in vista dell’Aquafan Oltremare piomba sui battistrada.

Volata lanciata ai cinquecento metri finali e successo dell’abruzzese Andrea Di Renzo che regala alla formazione marchigiana HG Hair Gallery guidata da patron Fabrizio Petritoli il successo assoluto davanti allo strepitoso Paolo Totò, che ha fatto entusiasmare patron Andrea Di Giuseppe. Terzo posto per Senni che regola Carlini.

Terminata la gara Senni ricostruisce la sua prova: “Nella prima parte della gara che presentava le salite più impegnative, ho ho fatto la selezione rimanendo solitario al comando. Sapevo che la lunga discesa da Monte Cerignone a Borgo Massano avrebbe favorito i miei avversari e ho provato il colpo di pedale nei primi quaranta chilometri. I principali obiettivi della mia stagione arrivano tra qualche settimana e questa condotta di gara mi permette di valutare il mio stato di forma”.

Felice Paolo Totò secondo al traguardo: “C’è chi dice che il secondo posto è il primo degli sconfitti. Oggi non mi sento di sottoscrivere questa definizione. Ho allungato nel finale raggiungendo i tre battistrada e chiuso al secondo posto in volata. Considerato l’intenso sforzo compiuto negli ultimi chilometri di gara, direi che è un ottimo piazzamento”.

Andrea Di Renzo sorride, soltanto qualche giorno fa, alla Gran Fondo Leopardiana Silver Edition, un incidente meccanico lo aveva costretto a desistere “mentre invece oggi, grazie al supporto del mio compagno di squadra Ettore Carlini siamo riusciti a rientrare sul fuggitivo e a disputare la volata finale che mi ha visto vincere. Un successo che dedico a Fabrizio Petritoli presidente della squadra”.

Scollinato San Clemente si viaggia dritti – peraltro a favore di vento – verso il traguardo che è uno strappetto in salita lungo viale Ascoli Piceno, la strada d’ingresso ai parchi del gruppo Costa Edutainment. Dopo un veloce ristoro offerto dai parchi, tutti al pasta party realizzato al centro Perla Verde dalla scuola alberghiera e di ristorazione che ha proposto lasagne, pasta al pomodoro, arrosto e patate. “Il successo in termini di iscrizioni e promozione è andato ben oltre le aspettative – dice l’assessore Simone Imola -. Siamo molto soddisfatti del risultato di questo nostro primo anno di affiancamento al gruppo EuroBike nella realizzazione della Gran Fondo Riccione. Siamo certi che a partire dal prossimo anno riusciremo a garantire un successo ancora maggiore”.

La classifica della manifestazione elaborata da EvoData e pubblicata sul sito WinningTime.

Photo credit Daniele Casalboni