Everesting: Nadia Sgarbossa vince la sua battaglia sul Monte Grappa

Cima Grappa – Nadia Sgarbossa è la dodicesima donna a conquistare l’Everesting 8848 e iscrivere il proprio nome nella Hall of Fame di Everesting Italy.

Cinquantasettenne anni, sarta di San Martino di Lupari (Padova), quindici giorni or sono ha “cucito“, lungo la salita che da Camposolagna conduce a Cima Grappa, il suo primo Everesting 8848.

Il Monte Grappa è terra di aspre battaglie che hanno segnato la storia della nostra nazione, ricordate dalle parole della canzone Monte Grappa tu sei la mia patria.

Monte Grappa tu sei la mia Patria,
sovra a te il nostro sole risplende,
a te mira chi spera ed attende
i fratelli che a guardia vi stan.

Ma anche lo scenario naturale di una “impresa” sportiva, realizzata lo scorso dodici giugno da Nadia Sgarbossa, appassionata che il ciclismo lo vive principalmente come una sfida personale, ai propri limiti, capacità e un mezzo ecologico ideale per scoprire angoli incontaminati della nostra nazione.

La portacolori dell’associazione Energiapura, che lega la propria denominazione all’azienda di Tezze sul Brenta leader nella produzione di abbigliamento per lo sci e il ciclismo, ha scalato dodici volte la salita che da Camposolagna conduce a Cima Grappa. 13 chilometri con pendenza media del 5,5% e brevi tratti al 10%. Affrontando un dislivello totale di 9040 metri, percorrendo 295 chilometri totali in 19 ore 30 minuti.

  • Nadia Sgarbossa, come nasce l’idea di provare l’Everesting?

“Dopo il lockdown, il governo ha concesso la possibilità di pedalare individualmente pur rimanendo sospesa l’attività agonistica. Molti appassionati, tra cui alcuni miei amici, hanno tentato l’Everesting riuscendo nella loro impresa. Ho iniziato ad osservare con un certo interesse il movimento e ho deciso di provare. Grazie al supporto di mio marito, Livio Antonello ho lanciato la sfida in solitaria scalando 9040 metri. Quest’anno avrei voluto vincere per la terza volta la 24h di Feltre, che è stata posticipata al 2021. Ho vinto la categoria Only nel 2018 e 2019“.

  • Dunque aveva già una preparazione di base prima di lanciarsi alla conquista dell’Everesting.

“Si, stavo preparando la 24h di Feltre, inoltre partecipando alle Randonnée sono abituata a coprire le lunghe distanze e a dar vita alle sfide con me stessa. Chiaramente ho fatto del lavoro specifico per la salita, ma non ho dovuto programmare tutto dall’inizio. Attenzione, questo non vuol dire che è stata un ‘esperienza che non ha richiesto sacrificio e fatica. Ma, l’attività svolta e l’esperienza accumulata nelle precedenti stagioni mi hanno aiutata molto”.

  • Quali sono state le difficoltà che ha incontrato durante l’Everesting?

“Forse vi farò ridere. Durante la seconda scalata avevo i piedi ghiacciati, non avevo considerato la bassa temperatura che avrei incontrato alle tre di mattina ai piedi di Cima Grappa, c’erano soltanto quattro gradi. Per fortuna mio marito mi ha fornito un secondo paio di calzini che ho indossato e sono ripartita. Per il resto è filato tutto liscio”.

  • Quando ha iniziato ad andare in bicicletta?

“Ho iniziato a pedalare nel 2005 grazie ad una sfida con mio marito che pensava non riuscissi a svolgere quest’attività sportiva. Sfida chiaramente vinta. Dalle uscite domenicali sono passata alla partecipazione alle granfondo e alle randonnée. L’obiettivo principale è sempre stato quello di restare in forma e di sfidare me stessa. Ho conquistato il terzo posto assoluto alla Granfondo di Asolo, i due successi alla 24h di Feltre categoria Only, l’undicesimo posto nella classifica femminile della Parigi Brest Parigi“.

  • Ha festeggiato l’Everesting 8848 conquistato?

“Si, quest’anno era il nostro trentanovesimo anno di matrimonio e in quell’occasione abbiamo festeggiato anche l’Everesting”.

  • Quali sono i suoi programmi futuri?

“Sicuramente la partecipazione alla 24ore di Feltre per cercare di conquistare la terza vittoria, parteciperò alla Granfondo Sestriere Colle delle Finestre a cui Energiapura fornisce le splendide maglie che rappresentano il gadget dell’evento torinese e qualche randonnée. Per quel che riguarda invece quest’anno vedrò appena riparte l’attività agonistica”.

  • Proverà anche un’altro Everesting?

“Per ora no, magari più avanti”