È il giorno dell’Uganda alla Haute Route Dolomiti: nella tappa dello Stelvio vince Jordan Schleck Ssekawangi

La prestigiosa corsa a tappe amatoriale ha vissuto la seconda giornata in Valtellina. Domani conclusione con la crono da Bormio al Laghi di Cancano

È il giorno dell’Uganda a Haute Route Dolomiti. La quarta tappa dell’evento italiano della serie Haute Route, il primo circuito al mondo di corse a tappe di prestigio per ciclisti amatoriali, ha vissuto oggi la seconda giornata in Valtellina, la Bormio – Passo dello Stelvio, frazione di 83 chilometri e 3.300 metri di dislivello, che proponeva la scalata all’Umbrail pass (il versante lombardo del passo dello Stelvio), il transito nella svizzera Val Mustair e la risalita allo Stelvio dal versante di Prato, quello caratterizzato da 48 tornanti, 24,3 chilometri di sviluppo e 7,4% di pendenza media.

Il più veloce di tutti è stato il giovane ugandese Jordan Schleck Ssekanwagi che dopo le prime tre giornate sempre tra le primissime posizioni, è riuscito a mettere dietro tutta la concorrenza. Jordan, di nazionalità ugandese, 18 anni e 48 kg,  fa parte di Team Amani, un progetto nato con l’obiettivo di creare opportunità per i ciclisti africani, offrendo loro una piattaforma di apprendimento e confronto con atleti Europei. Suo il successo al termine dei tratti cronometrati (con la formula di alternare tratti di gara – cronometrati appunto – a tratti fuori gara, Haute Route permette una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico), con appena un secondo di vantaggio sul francese Loic Ruffaut, vincitore delle tappe di Cembra e del Gavia e leader delle generale. Terzo posto per lo spagnolo Marco Rodero Prada. Poco fuori dalla top ten due bormini in gara, da anni protagonisti alla Haute Route: 13ma piazza per Michele Antoniolimedaglia d’argento nella staffetta dello short track alle Olimpiadi di Salt Lake City 2002, e 15ma per Daniele Schena, “Stelvio Man”.Tra le donne, quarto centro su quattro tappe per la francese Mathilde Terrasson che ha avuto la meglio sull’islandese Augusta Edda Bjornsdottir e sulla connazionale Mathilde Flandinet.

Domani, sabato 4 settembre, la quinta e ultima tappa. I duecento concorrenti, provenienti da 33 nazioni, dovranno lottare contro la lancette del cronometro: in programma la Bormio – Laghi di Cancano, 15 chilometri e 750 metri di dislivello, tappa che ripercorre i chilometri finali della tappa del Giro d’Italia 2019. Il via alle 8.30 da Piazza Cavour. Al termine, i ciclisti torneranno con trasferimento individuale a Bormio, dove si svolgeranno le premiazioni finali.Per approfondimenti: https://www.hauteroute.org/live