Randonnée Nove Colli Lucani appuntamento per l’ottava edizione al 26 aprile 2020

Matera – Un viaggio nella parte lucana della Murgia al confine con la Puglia, nella storia e nella grande bellezza della Città dei Sassi. Sussurrata, tragica, discreta, curiosa che piace a chi cerca luoghi incontaminati e misteriosi, da scoprire attraverso borghi e castelli sino alle vicine colline che si allungano verso i calanchi.

La prima edizione della Nove Colli Lucani (anno 2013)

Questa è la Randonnée Nove Colli Lucani, un evento nato dalla passione di Saverio Guida, che nel 2013, disegnò il percorso di un’uscita in bicicletta tra amici con partenza da Piazza Vittorio Veneto, centro della città materana, a cui far ritorno dopo aver affrontato 190 chilometri e 3800 metri di dislivello, ma soprattutto nove colline materane: Miglionico, Grottole, Grassano, Garaguso, San Mauro Forte (ristoro offerto dalla Galleria del Mobilio), Ferrandina, Pomarico, Montescaglioso, Matera.

Una iniziativa che stagione dopo stagione vede aumentare il numero di partecipanti e nella stagione 2018, in occasione della sua sesta edizione viene organizzata sotto l’egida di CSAIn Ciclismo e inserita nel calendario ARI e nel challenge Rando Tour Magna Graecia, come prova Graecia ovvero uno dei cinque eventi che servivano a stabilire il vincitore in caso di parità nella classifica individuale. L’organizzazione, curata dal Team Bike Matera del presidente Pino Squicciarini, per l’occasione ha inserito nel tracciato originale la salita di Monte Croccia (1149 metri sul livello del mare), in cui sorge il complesso megalitico, noto con il nome di Petre de la Mola. Si tratta di un gruppo di massi erratici naturali che appaiono però sagomati dall’uomo per uno scopo ben preciso, quello di indicare il mezzogiorno e il tramonto nella data del solstizio d’inverno (21 dicembre), ricorrenza coincidente con il giorno più corto dell’anno, oltre il quale la luce inizia a prevalere sull’oscurità, con il progressivo allungarsi delle giornate.

Insieme ai partecipanti cresce anche l’entusiasmo del comitato organizzatore che nell’ultima edizione, svoltasi domenica 28 aprile, ha modificato ulteriormente il percorso, 209 chilometri e 4100 metri di dislivello da affrontare, e la location di partenza trasferita presso la Palestra Light. I partecipanti dopo la partenza alla francese hanno raggiunto i centri di Pomarico, primo colle dove è stato offerta la colazione ai partecipanti, consumata nei locali del Bar Ristorante Lancione.

Dopo la prima sosta i partecipanti hanno raggiunto Craco, comune che negli anni Sessanta è stato evacuato a causa di una frana di vaste proporzioni che lo ha reso una vera e propria città fantasma. Tuttavia, questo fenomeno ha contribuito a rendere particolare l’abitato di Craco, che per tale caratteristica è diventato una meta turistica ed un set cinematografico per vari film.

Craco

Pane e nutella per recuperare le energie dissipate lungo i primi settanta chilometri di gara e di nuovo in sella per raggiungere il terzo colle, Stigliano. È il comune della Leggenda del Drago, rappresentazione scenica all’aperto rievocativa dell’arcaico racconto locale secondo il quale un drago che nei pressi di un lago montano divorava persone e greggi fu affrontato ed ucciso dal signore del posto, e del prelibato pistacchio di Stigliano che i ciclisti hanno potuto assaggiare nel succulento piatto di pasta preparato dal Ristorante Mariano.

Benvenuti nelle terre del ricordo, nei luoghi dove il tempo scorre più lentamente. Benvenuti nel luogo dalle foreste silenti e vive che si confondono con i colori del cielo e dell’orizzonte. Benvenuti nelle nostre case e nei nostri antichi rifugi. Benvenuti fra le vestigia del nostro passato e la cordiale ospitalità della gente. Benvenuti a voi tutti, in questa terra così sognata, lontana dal rumore del mondo e dal fluire veloce della vita. Con questo saluto, il quarto colle, Accettura ha accolto i ciclisti offrendo loro una deliziosa macedonia di frutta.

Il quinto colle è rappresentato dal severo Monte Croccia, affrontato questa volta dal versante di Accettura, dopo 130 chilometri, che negli ultimi duecento metri della salita presenta pendenze che vanno dal 18 al 22%. Pane e marmellata per immagazzinare nuove energie e partire alla volta di Garaguso e poi Grassano la città presepe, che Carlo Levi nel suo libro, Cristo si è fermato ad Eboli, una piccola Gerusalemme immaginaria nella solitudine del deserto era il settimo dei nove colli da scalare. Grottole è la penultima fatica, per salvare questo centro dallo spopolamento, Airbnb insieme all’associazione no profit Wonder Grottole aveva lanciato una singolare iniziativa: che alcuni volontari, provenienti da qualsiasi parte del mondo, si trasferissero per tre mesi a vivere nello sperduto villaggio, divenendo parte integrante della comunità e impegnandosi a sostenerne la rinascita.

I cinque volontari sono stati scelti tra 280mila candidati, ma non c’è il tempo per nessuno dei ciclisti partecipanti di lasciare la propria candidatura si avvicina ormai la fine del lungo ed emozionante viaggio e Matera è ormai vicina con i suoi sassi, controllo finale, pasta party, ma soprattutto il meritato riposo per i circa 400 partecipanti che hanno ricevuto la medaglia di Finisher.

  • Pino Squicciarini, siamo nell’anno in cui si svolgerà la diciannovesima edizione della Paris Brest Paris, in programma dal 18 al 22 agosto. La partecipazione alle Randonnée è notevolmente aumentata in questi primi mesi dell’anno e probabilmente è lo svolgimento dell’evento francese a far crescere le presenze.

“La regina delle Randonnée sino a questo momento ha fatto registrare 7600 preiscritti di cui ben 423 sono italiani. Chiaramente negli anni in cui si svolge la PBP si assiste ad un aumento delle presenze nei diversi eventi validi per la qualificazione alla prova francese, mentre coloro che si sono già qualificati partecipano agli eventi per continuare la loro preparazione. Quest’anno – continua il presidente della società Team Bike Matera – abbiamo raggiunto le 400 presenze, un numero straordinario per una Randonnée, se pensiamo che alcune granfondo agonistiche che si svolgono nel meridione non riescono a raggiungere tali risultati.

Io sono un agonista convinto – continua Squicciarini – ho partecipato e continuo a partecipare alle granfondo, ma credo anche che molti corridori siano ormai stanchi di questa attività e scelgono le randonnée per vivere in maniera diversa la loro passione. Senza l’assillo del cronometro e alla ricerca di luoghi incontaminati che hanno segnato la storia della nostra vita. In molti hanno partecipato alla Randonnée anche per mantenere una forma fisica soddisfacente in vista della Granfondo Nove Colli. Il prossimo anno con una sistemazione migliore nel calendario ARI, riusciamo ad eguagliare l’eccezionale risultato raggiunto quest’anno”.

  • Avete già stabilito la data della prossima edizione?

“Si, l’ottava edizione della Nove Colli Lucani si svolgerà il 26 aprile 2020. Siamo intenzionati a confermare lo splendido percorso di quest’anno, i punti ristoro e l’intero apparato organizzativo. Stiamo valutando alcune novità da proporre per la nuova edizione che sveleremo nel corso dei mesi. Naturalmente siete tutti invitati a partecipare, già da ora”.