Lavarone condanna Almeida, ma i tre davanti non si fanno male

Di CicloZeman – C’è un dato che emerge forte dalla tappa con arrivo a Lavarone, che avvicina sempre più il Giro d’Italia alla sua conclusione: ci sono tre corridori che sono sulla stessa linea, Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), Jai Hindley (Bora Hansgrohe) e Mikel Landa (Bahrain Victorious). La frazione trentina potrebbe aver messo fuori dai giochi Joao Almeida il lusitano dell’Uae Team Emirates che in salita aveva perso pochissimo, ma ha dimenticato un fattore importante, alimentarsi convenientemente, col risultato che nel falsopiano conclusivo ha perso oltre un minuto, vanificando così i suoi sforzi in vista della cronometro finale che poteva essere a lui favorevole.

La classifica, a 4 tappe dalla fine di cui due ancora di montagna, vede Carapaz e Hindley divisi da 3” e Landa a poco più di un minuto, ma è evidente come nessuno sia finora riuscito a staccare convenientemente gli altri due. La sensazione è che questo equilibrio sia anche figlio di un livellamento verso il basso, un po’ la conferma dei timori della vigilia di un Giro inferiore alle altre due grandi corse a tappe. Dipende poi da come si guarda la cosa, perché se da un lato è così, dall’altro è anche vero che tanto equilibrio accresce le emozioni e l’incertezza, se si pensa ad esempio all’ultimo Tour dove il fatto che lo avrebbe vinto Pogacar era acclarato già prima dell’ultima settimana.

La frazione con arrivo a Lavarone si è sviluppata sulla falsariga della precedente, con una fuga di 25 uomini (molti dei quali gli stessi della tappa di Aprica) con Van Der Poel e Leemreize che hanno fatto la differenza sul Menador, ma nella salita finale i due olandesi sono andati in crisi mentre da dietro è emerso imperioso il giovane colombiano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) che a 50 metri dallo scollinamento, quand’era in compagnia di Leemreize, ha compiuto un capolavoro con uno scatto secco che ha lasciato sul posto il rivale. Lo scollinamento era a vista, ma quando Leemreize l’ha raggiunto del colombiano non c’era più traccia…

Per il resto la tappa ha visto Nibali fare appello alle ultime risorse per difendersi, prendendo altri 2’08 dalla maglia rosa. Brutta giornata per Pozzovivo, uscito di classifica mentre il siciliano dell’Astana vede avvicinarsi pericolosamente un altro corridore dell’Intermarché Wanty Gobert, il ceko Hirt oggi terzo. Tutto resta ancora in gioco, domani intanto tappa di trasferimento per i big in vista dei fuochi d’artificio finali.

LA TAPPA DI DOMANI

Ultima occasione per i velocisti, da Borgo Valsugana a Treviso dopo 156 km. O meglio, per i velocisti rimasti dopo un Giro impegnativo. Difficile che le Scale di Primorano e il muro di Cà del Poggio possano favorire una fuga, soprattutto se le squadre degli sprinter faranno buona guardia. Ultima sfida fra Arnaud Demare (Groupama FDJ) e Mark Cavendish (Quick Step Alpha Vynil), con Fernando Gaviria (Uae Team Emirates) all’ultima occasione per mettere il suo marchio sulla corsa e un’altra occasione per emergere per il nostro Alberto Dainese (Team Dsm).

RISULTATO DI TAPPA
1 – Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious) – 168 km in 4h27’41”, alla media di 37.656 km/h
2 – Gijs Leemreize (Jumbo Visma) a 35″
3 – Jan Hirt (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) at 2’28”

CLASSIFICA GENERALE
1 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
2 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 3″
3 – Mikel Landa Meana (Bahrain Victorious) a 1’05”

LE MAGLIE UFFICIALI

  • Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
  • Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Groupama-FDJ)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Koen Bouwman (Jumbo-Visma)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – João Pedro Almeida Gonçalves (UAE Team Emirates)

Credit photo: Cyclingnews