Indagine Radiocorsaweb.it “Il futuro delle granfondo”. L’intervento di Vittorio Ferrante

Ringraziamo Vittorio Ferrante, corridore, presidente del comitato provinciale Acsi Pavia, organizzatore di alcuni eventi tra cui le Granfondo Valtidone, Granfondo del Penice, Granfondo Casteggio, Trofeo Santangiolino e numerose gare in circuito, per la sua partecipazione alla nostra analisi e indagine su quello che sarà il futuro delle granfondo in Italia, durante, ma soprattutto dopo la pandemia Sars Cov2.

Come ti immagini il futuro per le granfondo? è la domanda che abbiamo posto a giornalisti, organizzatori di granfondo, responsabili di team amatoriali, corridori, responsabili di aziende.

Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) – “Come presidente di una ASD che da quasi 50 anni promuove il ciclismo amatoriale sul territorio voglio allargare il discorso. Oltre quindi le tre Granfondo che organizziamo durante la stagione (GF Valtidone, GF del Penice, GF di Casteggio) andando ad abbracciare anche le corse a circuito e le cicloturistiche. Punto in comune di tutti questi eventi è la socialità. Ci sono appassionati che ogni anno tornano alle nostre manifestazioni da fuori regioni e qualcuno anche dall’estero, nonostante siamo una piccola realtà. Questo ci rende orgogliosi e con calore vogliamo accogliere queste persone.

Come si fa a trasmettere questa passione e questo calore mantenendo le distanze? Le persone sono al centro dei nostri pensieri. Moltissimi li conosciamo per nome. Sappiamo del loro lavoro, della loro famiglia e siamo rimasti in contatto in questi mesi. La loro sicurezza e il loro divertimento sono sempre stati la nostra bussola.L’emergenza sanitaria in atto non ha fatto che raffozzarci in questa convinzione. Ecco perché non abbiamo esitato a rinviare di un anno due delle tre Granfondo previste e a sospendere le gare a circuito già da fine febbraio, dato che si sarebbero dovute svolgere in provincia di Lodi, il primo territorio italiano ad essere colpito da questa pandemia.

Teniamo aperta la possibilità di svolgere la Granfondo di Casteggio e di riprendere in autunno le kermesse ma soltanto se ci saranno le condizioni di una ripresa in sicurezza.Leggo di tanti suggerimenti sul come ripartire. Sulla gestione delle griglie, del pasta-party, dei ristori. Qualcosa si può e si deve fare. Come i ristori volanti ad esempio che per quanto riguarda le nostre manifestazioni sono già in parte realtà da anni, con il passaggio di borracce sali al volo.

Ma tutti questi accorgimenti non possono nascondere il fatto che durante una Granfondo, come in una kermesse a circuito o in una cicloturistica, si sta gomito a gomito per chilometri con altri appassionati.Che sia un contesto agonistico o di cicloturismo, poco cambia. Se si vengono a creare dei gruppi mentre si pedala, degli assembramenti come è di moda dire oggi, prevenirli prima e dopo può alleviare la responsabilità degli organizzatori, ma non è la soluzione del problema sanitario.Le persone hanno gli occhi per vedere e credo che questa contraddizione sarebbe palese a tutti”.