In sei all’assalto del Tricolore Under 23!

Domenica a Zola Predosa (Bo) si corre il Campionato Italiano Under 23: la Iseo Rime Carnovali sarà al via con sei atleti dopo un Giro d’Italia che ha messo in luce la forza del gruppo diretto da Chiesa e Calosso.

Il Giro d’Italia Under 23 ha promosso il gruppo della Iseo Serrature Rime Carnovali: la squadra che è stata apprezzata da tutti alla corsa rosa ha messo in luce una forte coesione e un grande coraggio in tutte le tappe. Le ottime prestazioni di tutto il gruppo giallo-blu, i due piazzamenti di Samuele Zambelli a ridosso della top ten e la presenza di Omar El Gouzi al dodicesimo posto sino al via dell’ultima frazione sono segnali importanti che fanno ben sperare per l’ultima parte della stagione.

Con queste premesse la formazione bresciana si presenterà domenica al via del Campionato Italiano Under 23 con l’obiettivo di lottare per il tricolore; per la gara italiana più importante del 2020 i ds Daniele Calosso e Mario Chiesa hanno selezionato un sestetto ricco di talento che sarà composto da: Samuele Zambelli, Mattia Pellizzer, Sebastiano Mantovani, Matteo Furlan, Giacomo Ballabio e Omar El Gouzi.

“Dal Giro d’Italia sono arrivati dei buoni segnali di un team capace di prendere in mano le redini della corsa in ogni situazione” ha commentato Mario Chiesa“Questo è lo spirito giusto per affrontare una stagione così strana e difficile. Nonostante ci trovassimo di fronte ai migliori team Under 23 al mondo, la nostra squadra è stata protagonista in diversi frangenti riuscendo a lottare testa a testa con i rivali”.

Guarda avanti Daniele Calosso“Sapendo che non si correrà il mondiale Under 23, la gara di domenica assumerà ancora maggiore importanza. Tutte le squadre italiane cercheranno il massimo risultato in questo tricolore e anche i nostri ragazzi saranno al via per dare il meglio di sè. Di certo arriviamo a questo appuntamento con un gruppo in ottime condizioni fisiche e con le caratteristiche adatte per ben figurare su di un tracciato ondulato ed impegnativo come quello di Zola Predosa”.