Granfondo

Lunedì 10 giugno si terrà la rievocazione storica della Cuneo Pinerolo promossa dalla N.U.V.I.

La N.U.V.I (Nova Unione Velocipedistica Italiana) di cui all’intestazione, ha per fine la promozione, la tutela, lo sviluppo e la diffusione del Ciclismo Storico con particolare riferimento ai primi anni del ‘900, incentivandone lo studio, la cultura, e la pratica.

Come risaputo, il Giro d’Italia 2019 riproporrà la Cuneo-Pinerolo pur su un percorso semplificato e con caratteristiche e valenze tecniche diverse da quello storico. Inutile dire che la vera Cuneo Pinerolo del 1949, (transitando per la Valle Stura, Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestrieres), è la tappa più famosa di tutti i tempi oltre ad essere IMPOSSIBILE da replicare.

Dopo che ai primi di giugno la carovana del Giro d’Italia si sarà sciolta come la neve sulle montagne, i ragazzi della Nuvi, lontani dal mai ricercato clamore mediatico ma con il cuore vicino alla leggenda, rievocheranno la Cuneo-Pinerolo, 254 chilometri con le stesse biciclette e il medesimo abbigliamento di 70 anni fa. Il tragitto sarà in tutto e per tutto fedele all’originale. Partiranno  lunedì 10 giugno 2019 alle primissime luci dell’alba. La pedalata si effettuerà con qualunque tempo e con le modalità dell’escursione individuale. Si pensa di arrivare a Pinerolo intorno alle 19,00

Sarà una sfida intrigante; innanzitutto per la lunghezza, la partenza nel cuore della notte, la conformità assoluta con le biciclette di allora e la scarsa assistenza al seguito. La lotta sarà contro le avversità, lo scetticismo e l’immancabile ironia degli addetti ai lavori. Saranno più di 30 velocipedisti, preparati e capaci di amare il “bel ciclismo” da cui è nato Brunero, Bartali, ma anche Taccone e Miro Panizza.

Non dovranno ritirare “il pacco-gara”, non subiranno le griglie e il chip; non avranno  la diretta televisiva. Non servirà il fotografo ufficiale. Non necessiteranno di mega-sponsor ma di amici, Non avranno il grande pubblico ma “i seppiati nostalgici di zavolismo” (copyright Cristiano Gatti). Alla fine non ci sarà il “pasta party” ma un piatto di tagliatelle al sugo… Importante sarà far capire che la passione e la storia sono più appaganti e sinceri del cambio elettronico, della Var o del dott. Schmidt.  

Per ulteriori informazioni consultare il sito N.U.V.I.

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