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Granfondo Stelvio Santini: la corsa agli ultmi dorsali

Manca meno di un mese all’ottava edizione della Granfondo Stelvio Santini, la manifestazione che porterà sulle strade valtellinesi 3.500 appassionati del mondo delle due ruote. Per coloro che non si sono ancora iscritti, sono disponibili gli ultimi 200 pettorali al prezzo di 200 euro sul sito ufficiale della manifestazione www.granfondostelviosantini.com, fino al 15 maggio. Gli ultimi iscritti avranno accesso ad un pacchetto esclusivo che include non solo l’iscrizione alla Granfondo, ma anche il calzoncino da abbinare alla maglia ufficiale e la possibilità di poter partire dalla prima griglia VIP con gli ospiti della Granfondo, tra i quali Alessandro Vanotti e Fabio Felline del team Trek-Segafredo. Inoltre, della quota di 200 euro, 30 verranno devoluti in beneficenza all’Associazione no-profit World Bicycle Relief, una realtà impegnata nella donazione di biciclette alle popolazioni più povere del pianeta.

La maglia ufficiale da indossare in gara
Nel pacco gara che verrà consegnato ai partecipanti della Granfondo Stelvio Santini ci sarà la maglia ufficiale della manifestazione firmata Santini Cycling Wear. La divisa di gara, diversa sia per taglio che per colori tra uomini e donne, è obbligatoria per poter prendere parte alla sfida. L’uniformità della jersey è un fattore importante che permette agli organizzatori e ai volontari di riconoscere e tutelare i corridori in gara e, che nello stesso momento, crea un forte senso di appartenenza nei confronti della manifestazione. Oltre alla maglia ufficiale, i finisher porteranno a casa l’esclusivo cappellino che verrà loro consegnato solo raggiungendo il traguardo in cima allo Stelvio.

I consigli di Alessandro Vanotti

L’ultimo mese di preparazione prima di una gara è importante: bisogna trovare il giusto equilibrio tra allenamento e riposo, e alimentarsi nel modo corretto. Lo sa bene l’ex-professionista Alessandro Vanotti, anche lui allo start della Granfondo Stelvio Santini, che ha dei consigli per tutti coloro che stanno scaldando le gambe in vista del 2 giugno.
«Nell’ultimo mese prima della Stelvio Santini, bisogna inserire alcuni allenamenti che possano aiutare a superare le difficolta altimetriche della granfondo – spiega Vanotti – e chi affronterà il percorso lungo dovrà allenarsi passando parecchie ore in bici, lavorare sul fondo in zona anaerobica, effettuare almeno due volte la settimana delle salite che superino i 1.600 metri di altitudine e, se il meteo lo permette, anche i 2.000 metri. Lo stesso allenamento vale anche per chi farà il medio».

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Alessandro su strada si spinge oltre a dei superficiali consigli, e per chi vuole perfezionare la condizione propone anche interventi mirati in salita: «Consiglio di inserire delle ripetizioni particolari, le ormai note SFR, ovvero salite forza resistenza, da fare una volta la settimana – sottolinea Vanotti – e da effettuare su salite tra il 4% e il 6% per 20 minuti suddivise così: 3 minuti a 60 rpm e 2 minuti a 90 rpm. Il tutto replicato per 4 volte per arrivare ai 20 minuti totali. In dettaglio, gli ultimi 5 minuti – dal quindicesimo al ventesimo minuto – da fare alta intesità. Questa è la prima serie, da ripetere eventualmente anche due volte nella stessa sessione di allenamento e con un recupero di 20 minuti. Infine è consigliabile fare una salita da 10 km così composta: 3 minuti a 90 rpm, 3 minuti a 80 rpm e così via fino al termine della salita, cercando di aumentare l’intensità negli ultimi 5 minuti».
Naturalmente, per capire i valori reali da applicare in salita durante gli allenamenti, Alessandro suggerisce di effettuare un test di soglia.

Per quanto riguarda l’alimentazione, anche questo aspetto va curato, partendo dalla colazione che dev’essere abbondante e facendo attenzione a cosa si porta in tavola nei precedenti pasti: «Prediligere frutta e verdura di stagione ma di qualità, pasta, pane e riso integrali, non eccedere in zuccheri e latticini, e scegliere la carne rossa, per chi non fosse vegetariano, nella giornata di riposo e prediligere le carni bianche e il pesce durante gli allenamenti intensi e il giorno prima della granfondo. È importante anche bere molto, per arrivare il 2 Giugno ben idratati».

Infine, nel suo nuovo ruolo di coach e organizzatore di camp dedicati alla preparazione, Vanotti non dimentica il riposo e lo stretching, due elementi giocano un ruolo fondamentale: «Dormire almeno otto ore a notte e praticare la respirazione diaframmatica profonda prima di coricarsi per aiutare ad abbassare il livello di stress psichico e fisico e rilassare mente e corpo – prosegue Vanotti – Inoltre effettuare un massaggio a settimana alle gambe, soprattutto se nella quotidianità si passano tante ore in piedi, e fare stretching abitualmente per diminuire le tensioni muscolari e migliorare la flessibilità e la circolazione».

Tracciati e classifiche
Saranno tre i percorsi di gara: il tracciato lungo da oltre 4.000 metri di dislivello e 151 chilometri, adatto ai ciclisti dalle gambe forti e dal cuore grande, il percorso medio da 138 chilometri che permette di evitare la terribile salita al Mortirolo, e il percorso corto da 60 chilometri nel corso del quale si affrontano comunque quasi 2.000 metri di dislivello. 
Ci sarà una classifica divisa per i tre percorsi, che somma il tempo impiegato nelle cronoscalate per ogni percorso e premia con la maglia a pois il King e la Queen of the Mountain Granfondo Stelvio Santini i primi di ogni categoria. Un’altra classifica per i King e le Queen of the Mountain assoluti sulle singole salite (Teglio, Mortirolo e Stelvio). Verranno inoltre premiate anche la squadra con il maggior numero di iscritti e quella con più atleti all’arrivo. Non è prevista una classifica generale ma verranno solamente pubblicati, in ordine alfabetico, i tempi totali dalla partenza all’arrivo di tutti i finisher.

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