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Campionato Nazionale di Cicloturismo: alla scoperta del Mausoleo della Bela Rosin

Nichelino (Torino) – Siamo ormai giunti alla penultima tappa di questo avvincente viaggio nella storia che domenica 7 luglio compiranno i partecipanti al Campionato Nazionale di Cicloturismo che prenderà il via dal Circolo Polesano di Nichelino.

Arrivando dalla maestosa Palazzina di Caccia di Stupinigi i ciclisti transiteremo davanti al Mausoleo della Bela Rosin, forse il monumento meno conosciuto e più curioso tra quelli che abbiamo fin qui visitato.

Il Mausoleo, intitolato a Rosa Vercellana, detta in piemontese Bela Rosin, fu voluto dai figli di quest’ultima come tomba di famiglia dove avrebbe dovuto essere sepolta insieme al marito Vittorio Emanuele II.

Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori e Fontanafredda, fu infatti prima amante e poi moglie del primo re d’Italia. I titoli nobiliari le furono concessi dopo il matrimonio morganatico, ovvero un matrimonio tra persone appartenenti a diversi ranghi sociali in cui si impedisce il passaggio alla moglie dei titoli nobiliari e dei privilegi del marito.

Progettato dall’architetto Angelo Demezzi, il Mausoleo della Bela Rosin fu costruito tra il 1886 ed il 1888. In stile neoclassico, questo mausoleo riprende la struttura del Pantheon di Roma, con alcune modifiche ed adattamenti. Sul frontone è inciso il motto della famiglia dei conti di Mirafiori “Dio Patria Famiglia”. All’interno ci sono otto colonne, dove si trovavano le tombe di Rosa Vercellana e dei figli, oggi rimaste vuote. I resti delle salme furono infatti spostati nel 1972 nel cimitero monumentale di Torino, dopo alcuni spiacevoli episodi di saccheggio da parte di persone alla ricerca di gioielli e cimeli della ricca famiglia.

Oggi il Mausoleo della Bela Rosin ed il parco circostante, affidato al Sistema bibliotecario torinese, viene utilizzato per incontri, letture, spettacoli teatrali, balli ed altre iniziative culturali.

È un monumento che merita una visita, ed anche l’ultimo legato a Casa Savoia che vedremo domenica 7 luglio, prima di far rotta al Castello Occelli.

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