Granfondo

“Organizzare Oggi: security, safety e nuovo disciplinare delle scorte alle gare ciclistiche”. Incontro ieri a Bologna. Il video

Il video del convegno che propone tutti gli interventi. Al convegno presenti il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza prefetto Franco Gabrielli, il prefetto Matteo Piantedosi, Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno oltre al Presidente della FCI Renato Di Rocco e il presidente di Formula Bici, nonché della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI, Roberto Sgalla.

Bologna – Si è svolto ieri a Bologna, organizzato dalla Federazione Ciclistica Italiana in collaborazione con Formula Bici, il convegno “Organizzare Oggi: security, safety e nuovo disciplinare delle scorte alle gare ciclistiche“, al quale hanno partecipato tra gli altri il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza prefetto Franco Gabrielli e del prefetto Matteo Piantedosi, Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, oltre al Presidente della FCI Renato Di Rocco e il presidente di Formula Bici, nonché della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI, Roberto Sgalla.

In apertura dei lavori il presidente Roberto Sgalla ha ricordato l’iter che ha portato al nuovo disciplinare delle scorte tecniche alle gare ciclistiche, indicando anche la strada futura, che passa soprattutto nel semplificare gli aspetti normativi, nella definizione di protocolli operativi unici e nel valorizzare la conferenza dei servizi. “La sicurezza costa – ha infine ricordato il presidente Sgalla – ed è un costo che non può essere compresso. ASA, motostaffette, ambulanze, sono presidi di sicurezza sui quali non si dovrebbe risparmiare. Non si può più accettare il continuo ribasso dei costi di partecipazione ad alcune manifestazioni sportive amatoriali; ribasso che si realizza a scapito della sicurezza, mentre dovrebbe accadere il contrario: aumentare i costi di partecipazione ma garantire manifestazioni sicure e soprattutto rispettose delle norme.”

Abbiamo circa 1600 società organizzatrici che ogni anno realizzano oltre 4000 manifestazioni – ha detto nel suo intervento il presidente Di Rocco -. Da sempre, per quanto riguarda l’organizzazione delle gare, lavoriamo su due temi: la sicurezza e il rispetto dell’ambiente, perché il ciclismo è un ottimo modo per promuovere il territorio. Per realizzare norme che siano sempre in linea con le disposizioni di legge collaboriamo con diverse Istituzioni ed Enti; il nostro percorso, riguardo questi argomenti, viene da lontano e tanto è stato fatto. Le manifestazioni giovanili, per esempio, sono quasi tutte organizzate in circuiti chiusi. Per quanto riguarda il mondo delle Granfondo, c’è ancora tanto da costruire soprattutto dal punto di vista della cultura, che vuol dire anche e soprattutto rendere queste manifestazioni sempre meno esasperate dal punto di vista agonistico.”

Il tema della cultura della sicurezza è stato toccato dal prefetto Piantedosi, che ha ricordato la necessità di lavorare non solo sulle regole ma anche su aspetti culturali più ampi, come la qualità delle strade o la tolleranza nei confronti degli utenti della bicicletta.

Il Capo della Polizia Gabrielli ha ricordato nel suo intervento che la sicurezza nelle gare ciclistiche è un valore che impegna la Polizia con una delle sue specialità più importanti, la Polizia stradale. Cultura della sicurezza vuol dire soprattutto agire, in base alle proprie responsabilità e competenze, in modo preventivo: “prima” è meglio di “presto”.

E’ seguita la tavola rotonda che ha toccato aspetti tecnici operativiindicando le possibili strategie di intervento, alla quale hanno partecipato Giandomenico Protospataro, vicequestore della Polizia di Stato, Mauro Vegni, responsabile del ciclismo per RCS Sport, Luigi Altamura, Comandante Polizia Municipale di Verona e Referente ANCI per la sicurezza, il consigliere nazionale Gianantonio Crisafulli, referente del Settore Amatoriale FCI, Ivan Piol, della GS Sportful Dolomiti Race, Alessandro Spada, della GF Nove Colli, e Vittorio di Santo, responsabile della sicurezza per la 1000 Miglia.

Foto Credito – Comunicazione FCI. Da six: Vegni, Di Rocco, Gabrielli, Piantedosi e Sgalla. Sotto la consegna della Maglia Azzurra da parte del Presidente della FCI ai prefetti.

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