Fuoristrada

Il successo della Trans Varaita Bike 2019

La passione per la velocità, l’amore per la montagna e l’avventura in bici: sono questi gli ingredienti comuni al movimento dell’enduro.

E questa spinta motrice ha coinvolto la famiglia di Andrea Margaria, della Vigor Cycling Team, appassionato di enduro al punto di seguire manifestazioni estere, a coltivare il progetto di una gara a tappe sulle Alpi Cozie ai piedi del Monviso.

E’ così che nasce la Trans Varaita Bike, un’avventura di mtb enduro che si è disputata sotto egida Csain dal 22 al 25 agosto in Piemonte lungo la Val Varaita.

Quasi 5 mila metri di dislivello, sette prove speciali da affrontare alla cieca, tanto che gli organizzatori le hanno tracciate tutte poche ore prima dello svolgimento, soccorso alpino, croce rossa e una quantità di personale a presidiare i percorsi completamente chiusi agli escursionisti e a creare un tifo degno di un campionato mondiale: questi sono gli ingredienti che hanno definito il successo dell’evento e creato un’atmosfera frizzante e coinvolgente per i partecipanti e gli accompagnatori.

Il primo giorno ha previsto due prove speciali a Brossasco, il “paese del legno”: una prima prova di qualificazione al mattino e l’inedita prova speciale in notturna, sullo stesso tracciato affrontato al mattino, alla luce dei fari posizionati sul casco.  Altre due prove speciali attendono i riders a partire dal mattino di venerdì: partiti da Sampeyre dopo un lungo trasferimento si affronta la prima discesa per poi risalire sul versante opposto della vallata grazie alla seggiovia delle piste da sci rimessa in funzione per l’occasione e tuffarsi da quasi 2mila metri di quota fino al’hotel il Torinetto, dove la giornata prosegue tra il ricco pasta party e la serata in compagnia.

Il terzo giorno è stato forse il più duro da affrontare: dopo la mass start dal rifugio Melezè, a Bellino, i riders hanno dovuto affrontare un lungo trasferimento e 1 ora di portage per raggiungere la partenza della prova speciale a 2800 metri di altitudine e riscendere in picchiata i mille metri di dislivello negativo previsti per la giornata in una sola, lunghissima prova al termine della quale si festeggia davanti a polenta e salsiccia offerti dall’organizzazione e davanti alla birra Antagonisti, prodotta da un birrificio della Val Varaita sponsor della manifestazione.

E quasi senza accorgene siamo arrivati alla domenica, ma le gambe hanno una memoria migliore e la fatica si fa sentire nell’affrontare le asperità. Il primo trasferimento prevede un portage attraverso il famoso bosco dell’Alevè, il bosco di pini cembri più grandi d’Europa per poi affrontare la prova speciale più tecnica su una pietraia alpina che mette alla prova anche i discesisti più abili, consci di non aver ancora concluso le fatiche: resta ancora una discesa che conduce a Pontechianale dove il pubblico di appassionati e i turisti formano un’onda di incitazione unica per tutti i concorrenti.

Nella piazza dove è allestito il palco delle premiazioni, una magnifica e succulenta porchetta è pronta per essere distribuita tra i presenti, dando il via alla festa finale.

La classifica, il tratto meno importante in questi giorni di passione e adrenalina, vede la vittoria di Nicola Bima davanti a Giorgio Cesano e Marco Pegoraro, le premiazioni prevedono trofei artigianali per i primi tre classificati e materiale tecnico e prodotti enogastronomici locali per tutti i partecipanti.

E poco prima della foto conclusiva di gruppo un lunghissimo, sentito e spontaneo applauso viene rivolto alla famiglia Margaria e a tutti i volontari che hanno permesso lo svolgersi di una manifestazione unica in Italia.

L’appuntamento è già fissato per agosto 2020 dal 20 al 23 agosto, con le iscrizioni aperte da dicembre.

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