“Di recente, frugando fra gli episodi nella memoria per raccontarli nel mio libro “Da Me in Poi”, ho ritrovato Rudi al mio fianco, nel 1968, il primo dei due anni in cui fu mio compagno di squadra alla Salvarani, e l’anno in cui vinse la Milano-Sanremo. Altig era con me in una delle giornate più difficili della mia carriera, quel giorno in cui Merckx diede a tutti una sonora lezione verso le Tre Cime di Lavaredo, sulla strada verso il suo primo Giro d’Italia. Quel giorno arrivai con oltre sei minuti, con gli occhi pieni di lacrime: Rudi era con me, e gli leggevo nel viso che condivideva nel profondo la mia sofferenza.”
“Anche quando i cambi di maglia ci divisero, il legame con Altig rimase forte, più che con molti altri, italiani e non. Rudi era una persona piacevole e simpatica, ma soprattutto un uomo leale e generoso. Per questo, in cuor mio, ho sempre gioito per i suoi successi. Lo porto nel cuore, come tutti i compagni di squadra che hanno contribuito a fare di me l’atleta e la persona che sono. Per me e la mia famiglia è stato un grande dolore e vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Rudi, una splendida persona e un caro amico. Ciao Rudi, mi mancherai.”