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Granfondo Città di L’Aquila, dal dramma del sisma alla rinascita con lo sport e il ciclismo

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Sono trascorsi sette anni da quel 6 aprile del 2009: un lunedì notte, la terra trema alle 3:32, la paura, il dolore e le 309 persone che hanno perso la vita, vittime innocenti di un tragico evento catastrofico impossibile da dimenticare. Enorme fu la violenza del sisma e la sua estensione che hanno segnato profondamente una città, una comunità e una regione.

Il terremoto ha apportato danni notevoli al patrimonio storico-artistico di cui era particolarmente ricca la città dell’Aquila: tutte le chiese (più di un centinaio), a partire dalle più importanti basiliche, sono state dichiarate immediatamente inagibili per lesioni o crolli importanti assieme a palazzi storici nel centro storico compreso il Forte spagnolo, uno dei simboli della città.

Tutto il mondo dello sport, del ciclismo e anche il Giro d’Italia (nel 2009 una pedalata tra il silenzio delle macerie e nel 2010 la “tappa della rinascita” arrivando quasi vicino alla Zona Rossa) si è mosso per ridare vigore e slancio a una città provata da questo terribile evento ma che al giorno d’oggi sembra ancora dimenticata nell’oblio e a distanza di 7 anni la ferita sembra ancora non riemarginata.

La Granfondo Città di L’Aquila celebra la sua prima edizione il 15 maggio riprendendo spunto dall’idea di un gruppo di amici che, all’epoca del terremoto, vollero lanciare una granfondo nel capoluogo di regione. Questa idea è stata ripresa nel tempo dall’associazione Ciclocral L’Aquila, un gruppo di appassionati di ciclismo dipendenti del comune dell’Aquila nel 2002. L’intento era quello di promuovere la disciplina tra i dipendenti comunali, organizzare viaggi e tour in bicicletta. Nel tempo hanno aderito anche soggetti non dipendenti del Comune ed oggi è diventata una ASD a tutti gli effetti.

Obiettivo del Ciclocral è ridare una nuova veste alla città aquilana con lo sport e per lo sport: un sodalizio che ha orgoglio, cuore, spirito di gruppo e inventiva nell’allestire una manifestazione alla portata di chi partecipa con lo spettacolo della catena del Gran Sasso d’Italia e quella del Velino-Sirente a fare da cornice dei due percorsi: il lungo di 122 chilometri con 1650 metri di dislivello e il medio di 83 chilometri con 1180 metri di dislivello.

La quota di iscrizione in vigore ad oggi è di 20 euro fino al 30 aprile, poi 25 fino al 13 maggio. Nei giorni 14 e 15 maggio iscrizioni in loco a 30 euro, riferimento www.kronoservice.com .

 

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