Granfondo

Gf Campagnolo Roma: la nuova maglia

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Con la nuova maglia ufficiale, la Granfondo Campagnolo Roma 2016 aggiunge un altro fondamentale tassello a quel meraviglioso mosaico che è l’evento ciclistico in programma, dal 7 al 9 ottobre prossimi, nella splendida cornice di Roma Capitale. La maglia è il simbolo della prova, l’aspetto maggiormente caratterizzante insieme ai percorsi, in essi, le maggiori difficoltà da superare per i granfondisti. La specificità e la bellezza della gran fondo nascono proprio da un mix tra la prova, che per gli atleti rappresenta la vera sfida anche contro se stessi, e tutto ciò che resta loro negli occhi e nel cuore, immagini, colori, simboli.

La maglia dunque è, per tutti coloro che partecipano all’evento, il simbolo tangibile e più affascinante da conservare sino all’appuntamento successivo, da mostrare con orgoglio, da esibire con fierezza sportiva. “Io c’ero…”. Un ricordo indelebile.

Per questo motivo Granfondo Campagnolo Roma ha voluto rinnovare la maglia, con il fattivo contributo di Sportful che le produrrà, nei colori e nell’estetica. Non più strisce verticali, ma orizzontali, abbandonando il colore unico per un colore tridimensionale: bianco, rosso marsala, e, in centro tre strisce rispettivamente verde scuro, blu e verde scuro. L’effetto cromatico, è notevole ed è reso più incisivo dal fatto che, oltre al consueto logo della manifestazione, compaiono solo le scritte Campagnolo, Sportful, Italia e Roma. Una maglia, simbolo di grande presa, pulita e di forte impatto. Una caratterizzante sintesi tra la necessaria tecnicità dell’abbigliamento di un granfondista e il design che deve essere ispirato dal senso più profondo della manifestazione. E quel richiamo, alla bandiera italiana nell’anno del Giubileo e della scesa in campo per le Olimpiadi 2024, ha un effetto che va al di là della manifestazione.

La maglia, come è nella storia della Granfondo Campagnolo Roma, sarà indossata da ogni partecipante in modo da costruire una gigantesca macchia che inizialmente si muoverà all’unisono per poi diventare una scia lunga chilometri. Una nuvola che si dissolve lentamente in una coda interminabile.

CAMPAGNOLO CLIMBING CHALLENGE – Ma se tutti i granfondisti al via domenica 9 ottobre indosseranno la nuova maglia Granfondo Campagnolo Roma con i colori bianco – rosso marsala e verde – blu – verde, alcuni di loro che arriveranno al traguardo avranno l’onore di indossarne un’altra. Quella che verrà assegnata, grazie ad una splendida iniziativa di Campagnolo denominata Campagnolo Climbing Challenge, a coloro che passeranno per primi nelle quattro salite della Gran Fondo: la cronoscalata Panoramica, il Murus, Rocca Priora e il Rostrum.

Una classifica per uomini, donne delle varie categorie, in modo da rappresentare al meglio tutti gli agonisti, premiando i più competitivi, dai più giovani ai più anziani. E inoltre due maglie premieranno i vincitori assoluti nel computo complessivo delle 4 scalate e dopo gli arrivi si potranno festeggiare il RE DI ROMA e LA REGINA DI ROMA.

Tutti i vincitori sfoggeranno le loro maglie l’anno successivo e avranno diritto a un posto in prima fila nella griglia di partenza. E, al Villaggio Expo, una colonna romana “Wall of Fame” sosterrà le targhe con i nomi dei vincitori. Una grande iniziativa che, oltre alla nuova maglia, caratterizza la Granfondo Campagnolo Roma 2016.

Una novità che propone una nuova idea di granfondo, sposando agonismo, passione ed entusiasmo, in un concetto di massima sicurezza, per l’agonista, il semplice appassionato e il cicloturista. Come ha sottolineato Valentino Campagnolo, che da sempre accompagna Gianluca Santilli, ideatore e artefice della manifestazione, nella costruzione dell’evento, e che quest’anno ha fortemente voluto il Campagnolo Climbing Challenge: “Innovazione, prestazione e sicurezza sono elementi che caratterizzano la marca Campagnolo e che si vogliono riflettere anche in questo nuovo modo di intendere e proporre la Gran Fondo Campagnolo Roma: prestazioni cronometrate sui “muri” e discese in sicurezza perché la passione per questo sport e il genuino spirito competitivo rimangano solamente in un perimetro di gioia e piacere”.

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