Strada

Domenica 17 Luglio il Trofeo Motty assegna le maglie tricolori della Montagna C.S.A.In

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Armeno  (Novara) – Verranno assegnate sulla cima della “Montagna dei due laghi”, il Mottarone, i titoli nazionali della Montagna C.S.A.In Ciclismo. Sarà infatti il massiccio collinare montuoso che dalla sua particolare posizione offre un panorama molto suggestivo che va dal Lago Maggiore a quello d’Orta oltre ad evidenziare i tratti della Pianura Padana con la lontana cortina degli Appennini, le Alpi, il Monviso e la serie dei Mischabel a premiare i migliori camosci che Domenica 17 Luglio parteciperanno al Trofeo Motty – Il Mottarone, valido anche quale prova del Controgiro. La manifestazione organizzata dall’associazione Agrate Conturbia, che in Gennaio diede vita anche al campionato nazionale di Ciclocross C.S.A.In, sotto l’egida dell’ente guidato da Biagio Nicola Saccoccio, vedrà i partecipanti sfidarsi lungo i 12,5 (poco meno di mille i metri di dislivello) chilometri di salita che da Armeno conducono alla cima del Mottarone.

MOTTARONE

Partenza alle ore 10 dalla piazza centrale di Armeno per Junior, Senior 1 – 2, Veterani 1- 2, mentre cinque minuti più tardi prenderanno il via i ciclisti più longevi Gentleman 1 – 2, Supergentleman A e B, Donne. I primi dieci chilometri verranno coperti ad andatura controllata, poi dopo il ritorno ad Armeno la partenza ufficiale per gli ultimi 12,5 chilometri. Le iscrizioni si effettueranno ad Armeno, la mattina della gara, dalle ore 8 sino a cinque minuti prima della partenza.

Prodotti tipici. Nella zona del Mottarone si producono numerosi prodotti caseari. Il più famoso è la Toma del Mottarone, che viene fatto stagionare in alcuni alpeggi sottostanti la vetta, come l’Alpe della Volpe con le antiche tecniche tradizionali. Vi sono poi una serie di caseifici ad Armeno, Ameno, nel Vergante e nella bassa Val d’Ossola che producono la Toma del Mottarone in maggiori quantità, destinandola agli esercizi commerciali di Piemonte e Lombardia. Ci sono diverse coltivazioni di piccoli frutti,che vengono anche trasformati e commercializzati con il marchio Mirtilli del Mottarone da una cooperativa locale. Nelle quote più basse, sono presenti estese coltivazioni di piante ornamentali acidofile: azalee, camelie, rododendri. Dal 1948 in una distilleria di Gravellona Toceviene prodotto l’amaro Mottarone a base di erbe raccolta sulle pendici del Mottarone Per gli amanti delle passeggiate, è presente una fitta rete di sentieri ben segnalati immersi nella natura, che permettono di salire alla cima da qualsiasi centro abitato.

Il Mottarone e il Ciclismo. Sulla cima del Mottarone è stato costruito, ormai da qualche anno, un monumento dedicato al ciclista. Si trova all’innesto tra la strada proveniente da Baveno e quella che arriva da Armeno. Detto monumento è stato realizzato in memoria di due ciclisti famosi locali: Piemontesi e Fornara che diedero filo da torcere anche ai più grandi assi del loro tempo ed è stato realizzato dallo studio di Architettura di Novara: dr. Arch. Agresta Ugo. È costituito da due blocchi di granito uno sovrastante l’altro, con inserimento di un colonnato in tubi Innocenti tra i due, racchiudente tre formelle in bronzo dedicate ai due assi sportivi. Tutta l’area su cui insiste l’opera è circondata da un muro in pietra locale, sulla cui apertura sud si trova una struttura curva in ferro e legno, ponte di reale ed ideale collegamento empatico tra il visitatore ed il mondo esterno, attraverso il quale l’occhio del visitatore si trova in comunione visiva con le formelle e quindi con la metafora della vita sportiva e degli stessi ideali che vengono da essa proposti. Nel 1966 la scalata del Mottarone fu inserita negli ultimi chilometri della lunghissima tappa Parma-Arona. La salita era ancora sterrata nel tratto finale. A trionfare sul traguardo di Arona fu Franco Bitossi, con Vittorio Adorni, che mantenne sulle spalle la maglia rosa, che perse poi il giorno seguente. Il Giro si concluse, poi, con la vittoria di Gianni Motta. Nel 1997 la salita del Mottarone venne inserita nella parte finale della tappa Verres-Borgomanero. La tappa, disputatasi sotto una pioggia battente (in quota addirittura nevischio), vide la vittoria di Alessandro Baronti, mentre la maglia rosa restò sulle spalle di Ivan Gotti, che vinse l’edizione della corsa rosa. Anche nel 2001 il Mottarone venne inserito nella parte finale della tappa Busto Arsizio-Arona, che si corse sotto un’incessante pioggia. La maglia rosa Gilberto Simoni fece il vuoto sulla salita del Mottarone e trionfò in solitaria ad Arona, ipotecando la vittoria finale della corsa. Nel 2011 i ciclisti scalano nuovamente il Mottarone, la salita è, infatti, inserita nella tappa Bergamo-Macugnaga. Per la prima volta i corridori salgono dal versante dell’Alpino di Stresa e scendono dal versante di Armeno, mentre nei precedenti passaggi era sempre stato quest’ultimo versante ad essere affrontato in salita. Il gran premio della montagna del Mottarone viene inserito nella prima parte della tappa. I primi a transitarvi sono Jerome Pineau, Matteo Rabottini e Lars Bak seguiti dalla maglia verde Stefano Garzelli. La tappa si conclude poi a Macugnaga, con la vittoria di Paolo Tiralongo davanti alla maglia rosa Alberto Contador. La salita del Mottarone fu più volte inserita pure nel percorso del Giro del Piemonte (oggi rinominato Gran Piemonte), in particolare negli anni settanta, quando la corsa si concluse più volte ad Oleggio Castello. Tra i vincitori di quelle edizioni si ricordano Eddy Merckx e Felice Gimondi. Tra il 2002 e il 2006 la salita del versante cusiano del Mottarone è stata teatro pure del G.P. SBS-Miasino-Mottarone, cronoscalata individuale con protagonisti del calibro di Gilberto Simoni (due volte vincitore), Paolo Savoldelli, Ivan Basso (vincitori di un’edizione) e Damiano Cunego (giunto due volte al secondo posto).

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